IL CASO

Preso lo scassinatore dei distributori automatici all'UniBs: 9 mila euro di monetine rubate in 32 colpi

di Paolo Cittadini
L'"attività" dell'uomo andava avanti dallo scorso luglio: agiva di notte e nei giorni festivi. Agiva da oltre dieci mesi
Distributori automatici
Distributori automatici
Distributori automatici
Distributori automatici

Agli agenti del Nucleo di polizia giudiziaria della Locale di Brescia che venerdì mattina lo hanno raggiunto nella sua abitazione ha ammesso le proprie responsabilità. «Sono io quello che cercate. Non lo farò più ve lo giuro». Da mesi l'uomo, un disoccupato bresciano del 1972 residente in un comune dell'hinterland cittadino, era diventato il «terrore» delle facoltà di Medicina e Ingegneria dell'Università di Brescia.Dallo scorso luglio, e fino a una decina di giorni fa, avrebbe messo a segno 36 colpi svaligiando nottetempo, o nei giorni di chiusura delle sedi universitarie di via Branze, le macchinette del caffè.

Per lo scassinatore di macchinette un bottino di circa 9mila euro

In dieci mesi, secondo la ricostruzione degli investigatori, avrebbe scassinato almeno due «macchinette» per volta portando via una somma di denaro che si aggira intorno ai novemila euro. Ma il bottino, stando ai calcoli fatti dall'azienda che installa le apparecchiature, potrebbe essere arrivato addirittura a tredicimila euro. Velocissimo, e incurante degli allarmi, il «ladro di monetine» si intrufolava nelle facoltà di via Branze (qualche sortita l'avrebbe compiuta anche nel vicino convitto universitario) passando dalle porte antipanico, quindi raggiungeva i distributori automatici, li forzava con un cacciavite, arraffava il denaro, lo infilava nello zaino e si allontanava a piedi.

Le indagini 

Per mesi le forze dell'ordine gli hanno dato la caccia. Ogni volta però l'uomo, pregiudicato per reati contro il patrimonio, era sempre riuscito a far perdere le proprie tracce scomparendo nel buio. Ieri mattina la sua carriera potrebbe essere arrivata al capolinea. A lui la Locale di Brescia è arrivata osservando i video delle telecamere di videosorveglianza installate all'interno dell'Università e in cui il 51enne era immortalato mentre si metteva all'opera. Le immagini hanno consentito alle forze dell'ordine di identificarlo. Ieri mattina è così scattata la perquisizione domiciliare disposta dalla Procura di Brescia. In casa aveva il cacciavite giallonero lungo trenta centimetri che utilizzava come grimaldello per forzare i distributori automatici, oltre ai capi d'abbigliamento indossati duranti gli «assalti» e che le telecamere di videosorveglianza avevano ripreso nitidamente. Per lui è così scattata una denuncia a piede libero per furto aggravato..

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