Il mall abbandonato

Degrado Freccia Rossa, il centrodestra chiede una commissione speciale

di Eugenio Barboglio
Il centro commerciale Freccia Rossa, abbandonato e ormai presidiato dagli sbandati (Foto OnlyCrew)
Il centro commerciale Freccia Rossa, abbandonato e ormai presidiato dagli sbandati (Foto OnlyCrew)
Il centro commerciale Freccia Rossa, abbandonato e ormai presidiato dagli sbandati (Foto OnlyCrew)
Il centro commerciale Freccia Rossa, abbandonato e ormai presidiato dagli sbandati (Foto OnlyCrew)

«Svegliate la bella addormentata in Loggia», esclama Fabio Rolfi, leghista, ora a capo di una lista civica di opposizione. Alle sue spalle ha il grande corpo abbandonato del Freccia Rossa, al centro di un problema di ordine pubblico: contiene disperazione, gente ai margini ma anche microcriminalità di cui sono vittima i residenti delle case attorno al centro commerciale.

Le richieste dell'opposizione

Rolfi e il centrodestra alla sindaca Laura Castelletti e al suo assessore «all’insicurezza», Valter Muchetti, chiedono di intervenire con vigore, a colpi di ordinanze. «Ne stanno producendo di ogni tipo, ma non sul Freccia Rossa», sottolineano Fratelli d’Italia, la Lega, la civica di Rolfi, Forza Italia. E consigliano all’amministrazione di cambiare atteggiamento verso i residenti: «Non possiamo più sentire Muchetti che alle contestazioni risponde ai cittadini: “se Brescia non vi va bene andate a vivere da un’altra parte“».

La compagine comunale del centrodestra in posa davanti al Freccia Rossa
La compagine comunale del centrodestra in posa davanti al Freccia Rossa

Le accuse all'assessore Muchetti

«Questo ha detto in consiglio di quartiere: è inaccettabile», dice Massimo Tacconi della Lega. Per il centrodestra il Freccia Rossa incarna un allarme specifico, ma anche uno più generale. Si inserisce cioè nella tematica più ampia delle aree dismesse, che diventano covi di disagio, tossicodipendenza, illegalità. «Proponiamo una commissione speciale per le aree dismesse, perché se queste situazioni di degrado e abbandono si incancreniscono ne va profondamente della qualità della vita della città».

Un nuovo Prealpino

Il rischio per Rolfi è che «per supponenza e disattenzione del centrosinistra il Freccia Rossa diventi un nuovo residence Prealpino» (la struttura del villaggio omonimo che finché non venne abbattuta fu ricovero incontrollato di immigrati), «se non - rincara il consigliere Giovanni Posio di Fratelli d’Italia - l’hotel Astor, l’albergo di Firenze da dove è scomparsa la piccola Kata».

Come si entra nel Freccia Rossa

Un problema con tante facce

Il problema del Freccia Rossa ha insomma tante facce, pensano a destra, una anche urbanistica: «Sono le funzioni pubbliche che permettono di recuperare le aree abbandonate, noi in campagna elettorale avevamo fatto la proposta della sede unica degli uffici comunali». «Di aree dismesse invece non c’è traccia nelle linee di mandato lette da Castelletti in consiglio comunale», fa notare Paolo Fontana di Forza Italia. Loggia inerte In ogni modo la Loggia deve intervenire, deve avere un ruolo attivo su Freccia Rossa - a parere dei gruppi di opposizione in Consiglio comunale - anche se il centro commerciale ha una proprietà privata e un commissario liquidatore responsabile: «Altrimenti... immaginate questa situazione tra tre, quattro anni, se non cambia nulla», osserva Mattia Margaroli di Fdi.

Se scoppiasse un incendio

E Carlo Andreoli di Fdi precisa: «So che è un problema complesso il Freccia, ma il tema degli accessi facili in Loggia è banalizzato». «Provate a immaginare se scoppiasse un incendio, o si accoltellasse qualcuno, tutto assolutamente possibile», ancora Margaroli. Il Freccia Rossa per Tacconi come per gli altri è un grande fallimento del centrosinistra: «Ha fatto danni tre volte: la prima facendo chiudere 35 attività in centro città, la seconda lasciando per strada i dipendenti dei negozi quando ha chiuso e ora con le ricadute in termini di sicurezza sul quartiere».

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