BgBs23

E' partito il countdown: i portali "TheGate2023" saranno pronti ad aprile

di Marta Giansanti
La realizzazione delle installazioni che metteranno in comunicazione le due città è a cura del Consorzio Stargate BgBs23, una cordata di tre aziende bresciane e bergamasche: Fasternet, Sangalli Tecnologie e Slingofer. Costo complessivo dell'opera è di un milione di euro, totalmente sostenuto dagli sponsor e dai partner.
TheGate2023
TheGate2023
TheGate2023
TheGate2023

Un’installazione iconica, capace di annullare il tempo e lo spazio e di proiettare i visitatori a chilometri di distanza. È il progetto «TheGate2023», i due portali immersivi e altamente tecnologici in grado di mettere in collegamento diretto Brescia e Bergamo, le due città «Capitale» italiana della cultura di quest’anno. Il taglio del nastro, ma solamente simbolico, del «via ai lavori» (in città sono già iniziati da una decina di giorni, a Bergamo invece partiranno a breve) è avvenuto ieri mattina, dalla sala Giudici di Palazzo Loggia, direttamente dai sindaci Emilio Del Bono e Giorgio Gori insieme ai rappresentanti delle realtà bresciane e bergamasche che hanno permesso che «un’idea ambiziosa e visionaria della Cabina di regia di BgBs23 si trasformasse in realtà».

Quando verranno inaugurate

Il countdown è partito. Entro la fine di aprile i due «stargate» potranno essere varcati e vissuti: in piazza Vittoria a Brescia e in piazza Matteotti a Bergamo. «Due installazioni che grazie all'effetto immaginifico e alle esperienze emotive che sapranno donare, verranno ricordate a lungo. Ne sono certo», è il commento di Del Bono.

Cos'è il progetto "TheGate2023"

Dotate di led ad altissima definizione, mostreranno in tempo reale quanto accade nella città «sorella», oltre a mostrarne i luoghi simbolo: un modo per abbattere le distanze e ribadire che la Capitale è davvero una, sola ed unica. Una sorta di varco digitale reso possibile da schermi video e trasmissioni in live streaming installati al loro interno. Ma non solo: la tecnologia utilizzata permetterà di interagire in tempo reale con coloro che si troveranno dall’altra «parte». L’esterno della struttura, invece, sarà realizzato con materiale composto «a specchio» per riflettere l’immagine della piazza ospitante. Non mancherà l’aggiunta di effetti di realtà aumentata per un’ulteriore esperienza emozionale per cittadini e turisti. Un design dal forte impatto e un contenitore dei racconti della Leonessa e della città dei Mille e delle loro bellezze storiche, architettoniche, artistiche, naturali.

Chi partecipa alla realizzazione

Il concept creativo porta la firma dello studio milanese Giò Forma (lo stesso dell’Albero della Vita di Expo Milano 2015), mentre la realizzazione è a cura del Consorzio Stargate BgBs23, una cordata di tre aziende del territorio: le bresciane Fasternet e Slingofer e la bergamasca Sangalli Tecnologie. La progettazione esecutiva e la direzione dei lavori è affidata allo Studio Gap, anch’esso già presente nell’Albero della Vita di Expo Milano. Il costo complessivo dell’opera è di un milione di euro - 500 mila euro per ogni portale -, totalmente sostenuto da alcune realtà territoriali, a partire dal main sponsor Bper Banca, ma anche Bonera Group e Valtellina (sponsor) e A2A (special partner). Una realizzazione che si avvale pure di una decina di partner tecnici «che hanno messo a disposizione le proprie competenze e il know-how»: Intred per la connessione, Caldera General Impianti per gli impianti elettrici, Cieb per i componenti elettrici, Studio Tecnico Vassalli per il progetto dell’impianto elettrico, Fratelli Moncini per la posa e i pavimenti, Albatros Film per i contenuti video di Brescia, Next Evolving Communication per i contenuti video di Bergamo e infine SegnoCreattivo e Valenti04 per la comunicazione e la promozione.

«Un gioco di squadra coeso e responsabile per un progetto davvero sfidante che, siamo sicuri, saprà regalare a chiunque emozioni ineguagliabili», conferma il founder del Consorzio Giancarlo Turati. Una collaborazione tra pubblico e privato pronto a dare i suoi frutti e «una convergenza tra le due province che - è l'augurio di Del Bono e di Gori - dovrà durare nel futuro. Sarà l'eredità di questo anno speciale: lavorare insieme e, insieme, ottenere grandi risultati».

Le due installazioni saranno, quindi, fruibili entro la fine di aprile (probabilmente già dalla metà) e rimarranno posizionate fino al termine dell’anno della Cultura. Dopodiché non saranno abbattute ma smontate, «nel rispetto della sostenibilità ambientale».

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