Emergenza idrica: in Valcamonica è già allarme rosso

di Cinzia Reboni
C’è la possibilità che le autobotti arrivino a rifornire  le località più in crisi
C’è la possibilità che le autobotti arrivino a rifornire le località più in crisi
C’è la possibilità che le autobotti arrivino a rifornire  le località più in crisi
C’è la possibilità che le autobotti arrivino a rifornire le località più in crisi

«Si raccomanda di limitare l'uso dell'acqua per scopi igienico-sanitari, e adottare le buone pratiche per il risparmio idrico». Parte da Gianico l'appello ad adeguarsi all’austerity delle risorse idriche in quanto «le sorgenti hanno ridotto la loro portata da 25 a 10 litri al secondo». Saviore incalza: «Su tutto il territorio comunale l'acqua inizia a scarseggiare: si prega di limitarne il consumo». Stessa situazione a Niardo, mentre il Comune di Artogne è stato costretto a chiudere le fontane di Piazze, Acquebone e Montecampione. Non sono ordinanze vere e proprie, ma avvisi che rispecchiano l’emergenza. Non lasciano spazio all’ottimismo del resto i segnali che arrivano dalla Valcamonica, alle prese con la cronica assenza di precipitazioni unita al problema strutturale delle condotte. E con l’incremento del fabbisogno idrico legato al flusso di turisti a Pasqua, la situazione potrebbe precipitare. La grande sete minaccia i paesi che si affidano esclusivamente alle sorgenti per l'approvvigionamento degli acquedotti. Emblematico il caso di Angolo Terme, dove via Salvo d'Acquisto, in località Poia, è alle prese in queste ore con una forte riduzione della portata dalla sorgente Lanzoni, che ha provocato la sospensione del servizio per permettere di colmare il deficit. I disagi di riflesso sono ricaduti anche su Darfo, alla cui rete idrica è collegato un blocco di residenti di Angolo. Nelle zone più alte del paese, Gorzone e Sciano, la diminuzione della portata, e quindi della pressione, non consente al serbatorio di Gorzone di riempirsi. Non bastasse, si è innescato un corto circuito, perchè per Darfo è stato necessario ricorrere a rifornimenti con autocisterne, che si approvvigionano dalla rete del paese confinante, e questo ha causato alcune brevi interruzioni del servizio ad Angolo. «Le autobotti non vengono utilizzate Dalle 23 alle 6 – spiega Sonia Bozza, responsabile Esercizio di Acque Bresciane -. Se la situazione dovesse protrarsi, individueremo delle fasce “protette”. In ogni caso dalle vasche di Angolo preleviamo il “troppo pieno”, che altrimenti andrebbe perso». La riduzione di portata della sorgente Lanzoni «è iniziata la scorsa estate e non si è mai interrotta, a causa della quasi totale assenza di precipitazioni e della probabile deviazione naturale del corso d’acqua – spiega Acque Bresciane, che gestisce il servizio idrico di Darfo da dicembre 2022 -. Negli ultimi dieci giorni sono stati eseguiti 11 interventi per risolvere le perdite dovute al cattivo stato della rete e avviato una campagna di monitoraggio per stabilire le fragilità delle condotte idriche. Gli interventi svolti finora sono costati 130 mila euro, ed entro il 2023 è atteso un investimento di oltre un milione per dotare il sistema dei necessari telecontrolli e la sostituzione delle strutture obsolete». «Le criticità idriche che affrontiamo dalla scorsa estate rappresentano una novità per la Val d'Angolo, che storicamente ha raramente sofferto queste problematiche – afferma il sindaco Alessandro Morandini -. Nell'ultimo mese parte del paese ha subìto i contraccolpi legati alle riduzioni registrate sull’acquedotto di Darfo. Non da meno, i numerosi interventi di carico con autobotti hanno creato qualche disagio a chi abita nelle immediate vicinanze degli stacchi. I miei cittadini, con grande generosità e spirito di condivisione, non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno, come già in passato, ai vicini abitanti di Darfo». •.