L'ANNIVERSARIO

Festa dei Carabinieri, Brescia celebra i 209 anni dalla fondazione: le iniziative

di Redazione web
Da sabato 3 giugno fino a lunedì 5 giugno tra stand, esposizione dei mezzi, cerimonia militare. In calendario anche un concorso artistico

A 209 anni dalla fondazione dell'Arma dei Carabinieri, il comando provinciale di Brescia ha organizzato un programma di appuntamenti e iniziative, in calendario da sabato 3 giugno fino a lunedì 5 giugno. Si parte, quindi, sabato alle 15,30 e fino alle 21 con l'esposizione dei mezzi e stand in piazza della Loggia. Domenica dalle 10 alle 19 verrà allestito uno stand espositivo al museo Santa Giulia mentre i veicoli dell'arma saranno messi in bella mostra, per l'intera giornata, all'interno della scenografica cornice del Castello. Infine, il momento clou: atteso per lunedì alle 10,30 al Comando provinciale di piazza Tebaldo Brusato con la cerimonia militare. 

Le altre iniziative sul territorio 

Per l'occasione l'Arma ha realizzato un segnalibro commemorativo con tre simboliche immagini avvolte dai colori della bandiera italiana e che rappresentano il passato, con la figura esemplare del capitano Giuseppe Masotti decorato di due medaglie d'argento al valore militare; il presente con il carabinieri di oggi "consapevole del proprio ruolo di operatore della sicurezza al servizio dei cittadini"; e il futuro rappresentato dal sorriso innocente di un bambino con un berretto dei carabinieri sulla testa. In programma anche il concorso artistico "Masotti, la storia di un carabiniere del Garda" con i disegni degli alunni della scuola "Trebeschi" di Desenzano. Realizzato un QrCode con la storia dell'Arma e del capitano bresciano.

La nascita dell'Arma dei Carabinieri

Era il 13 luglio 1814 quando nacque il Corpo dei Carabinieri Reali: Vittorio Emanuele I emanò le Regie Patenti con cui organizzò tutto il settore dell’ordine e della sicurezza pubblica, prevedendo l’istituzione della Direzione Generale di Buon Governo che si sarebbe avvalsa dei Carabinieri Reali per il raggiungimento dei suoi scopi. Nel maggio del 1915, nell'imminenza della Grande Guerra, venne mobilitato il Reggimento Carabinieri: furono proprio loro a sapersi distinguere in numerose battaglie durante le quali caddero 1.400 Carabinieri e i feriti furono 5.000. A reparti e singoli militari furono conferiti: 1 Croce dell’Ordine Militare d’Italia, 4 Medaglie d’Oro, 304 d’Argento, 831 di Bronzo, 801 Croci di Guerra al Valor Militare, migliaia di encomi solenni. Il 5 giugno 1920, per il complesso delle operazioni svolte nella I Guerra Mondiale, la Bandiera dell’Arma fu insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione: “Rinnovellò le sue più fiere tradizioni con innumerevoli prove di tenace attaccamento al dovere e di fulgido eroismo, dando validissimo contributo alla vittoria delle armi d’Italia”. Da allora, la data del 5 giugno venne scelta per celebrare l’anniversario della fondazione dell’Arma.

Una curiosità

La parola Carabiniere, di per sé, non era affatto nuova; derivava dall’arma, la carabina, caratteristica di alcuni reparti di fanteria leggera che, sottoposti ad un duro addestramento, dovevano possedere notevoli mobilità ed iniziativa. 

Chi era il capitano Masotti Giuseppe, "eroe della provincia di Brescia"

Nato il 18 giugno 1879 a Rivoltella del Garda (BS), Giuseppe Masotti si arruolò a 18 anni come volontario nei reali carabinieri distinguendosi sin da subito per la sua personalità e la sua voglia di ben figurare. Nominato Brigadiere all’età di 21 anni, venne destinato a Camastra di Agrigento e, dopo esser stato promosso maresciallo, fu assegnato a Palermo. Qui, si distinse subito quale primo fra i militari accorsi per lo scoppio di un deposito di esplosivi in via Lattarini, meritandosi la medaglia di bronzo al valore civile. Raggiunto a 26 anni il grado di maresciallo maggiore continuò la carriera per esortazione dei suoi superiori che tanto l'apprezzavano e dopo due anni venne destinato al comando della tenenza di Corigliano (Cosenza), col grado di sottotenente. Si distinse nella lotta contro il brigantaggio e assicurò da solo due pericolosi e noti malfattori, riportando nella lotta una profonda ferita alla testa. Il suo coraggio, l'ardimento continuo usato nel compimento del dovere, lo resero caro alla popolazione di Corigliano, il cui Consiglio comunale lo nominò all'unanimità cittadino onorario, e lo distinsero presso le superiori Autorità, che gli assegnarono la medaglia d'argento al valor militare.  Il capitano cadde colpito a morte da una scheggia di granata avversaria durante la Grande Guerra a Faiti, il 27 ottobre 1917. Al suo nome venne intitolata la caserma del comando provinciale dei Carabinieri di Brescia.

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