I paciclisti da Cassino a Maiano: «Un viaggio di incontri speciali»

di Flavio Marcolini
Incoraggiati dalle affettuose parole del Capo dello Stato, incontrato domenica, stanno portando nel sud della penisola il loro messaggio nonviolento “per un mondo senza atomiche.
Continua il viaggio dei paciclisti bresciani verso Scampia
Continua il viaggio dei paciclisti bresciani verso Scampia
I ciclisti della pace

Prosegue il cammino degli undici paciclisti franciacortini che domenica scorsa erano stati ricevuti dal Presidente Mattarella nella sua residenza estiva di Castel Porziano. Incoraggiati dalle affettuose parole del Capo dello Stato, stanno portando nel sud della penisola il loro messaggio nonviolento “per un mondo senza atomiche.

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“Lasciamo la comunità Exodus dove abbiamo trascorso la notte e capiamo, che anche questo è un luogo di rinascita" ci dice Giulia Bonomelli, il consigliere comunale di Castegnato che guida la comitiva insieme a Francesco Foletti, presidente del Kaki Tree Project. “Ora - continua Giulia - ci aspetta l'Abbazia di Montecassino. La salita è faticosa, l'edificio domina magnifico e maestoso dall'alto e sembra irraggiungibile. Ci accoglie l'immensa bandiera della pace e con lei l'Abate del monastero. Anche l'Abbazia è testimonianza di rinascita: bombardata e ricostruita per quattro volte ci ricorda che si può sempre ricominciare. Visitiamo il cimitero polacco con Stella, che ci racconta orgogliosa delle gesta del suo popolo durante la guerra, ma anche della sofferenza e delle tante vittime. Usciamo dal cimitero commossi e ancora più convinti che non esiste una guerra giusta”. 

Subito dopo “ci arriva la telefonata di don Fabio Corazzina: vuole sapere come procede il nostro viaggio, vorrebbe essere con noi”.

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I paciclisti lasciano Cassino, la città italiana più bombardata nella seconda guerra mondiale , con la promessa di tornarvi nel 2024 per la messa a dimora di un kaki figlio di quello sopravvissuto al disastro atomico di Nagasaki esattamente 78 anni fa. “In un saliscendi tra le colline - racconta sempre Giulia mentre pedala - raggiungiamo Maiano dove siamo ospiti di ‘Al di là dei sogni’, straordinaria esperienza della rinascita di un bene confiscato alla mafia” Qui li aspetta fra gli altri Adelmo Cervi, figlio di uno dei sette fratelli fucilati dai fascisti il 28 dicembre di ottant’anni fa al poligono militare di Reggio Emilia. “Questo non è solo un viaggio per la pace - conclude Giulia - è anche un viaggio di incontri speciali”.

 

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