Brescia e Germania legate tra loro da un filo saldissimo: turistico, commerciale, sociale. Per questo è necessario implementare il prima possibile l'offerta formativa della lingua tedesca nelle scuole di ogni ordine e grado: non solo un'opportunità di conoscenza ma anche lavorativa e di prospettiva. È l'appello, lanciato a pochi giorni dal via del nuovo anno scolastico, dal gruppo di docenti di tedesco Deutsch in Brescia, che accoglie insegnanti di scuole medie, superiori e università.
La tesi si sviluppa a partire da solide basi. Economiche: i dati della Camera di Commercio confermano la Germania come primo partner commerciale dei bresciani, sia per quanto riguarda l'export (4,5 miliardi di euro nel 2022, oltre il 20% del totale: quasi il doppio della Francia, 2 volte e mezza gli States, 4 volte la Spagna) che l'import (2,7 miliardi totali: il doppio di Cina, Francia e Olanda). Turistiche: nel 2022 (dati Istat) in provincia di Brescia le presenze tedesche hanno superato i 4 milioni, pari al 35% del totale, ma che diventano quasi la metà considerando i turisti in lingua tedesca (significativo il numero di arrivi e presenze anche da Austria, Svizzera e pure dal piccolo Lichtenstein).
«Tutto questo – scrivono Sabrina Zanoni, Giovanna Torri e Marlene Kupperlwieser di Deutsch in Brescia – implica una notevole richiesta di personale con conoscenza del tedesco per industria, commercio, turismo e indotto. I dati sono però in netto contrasto con l'offerta formativa di lingua tedesca disponibile nelle scuole del territorio». Ovvero, continuano gli insegnanti: «I dati dell'UST rilevano per le superiori la mancanza totale di nuove cattedre e, in alcuni casi, il rischio di perdita della titolarità per chi è già di ruolo. Stabile la situazione alle scuole medie, dove però in alcuni luoghi strategici per il turismo (Iseo e Idro, per citare i più importanti) l'insegnamento del tedesco è purtroppo ancora assente».
L’appello
L'appello di Deutsch in Brescia si rivolge a dirigenti scolastici, famiglie e studenti: «Vogliamo sensibilizzare sull'importanza strategica e fattuale della conoscenza del tedesco nel nostro territorio». Una lingua che si fa bella, se studiata come si deve: «Se ascoltassimo il linguaggio delle poesie – concludono –, il tedesco si contenderebbe il primato della dolcezza con tutte le altre lingua. Non a caso la Germania è la culla del Romanticismo». E oggi il polo economico più importante d'Europa.