«Mano nella mano», un cammino di amore

di Michela Bono
Una decina di famiglie compone attualmente il nuovo gruppo
Una decina di famiglie compone attualmente il nuovo gruppo
Una decina di famiglie compone attualmente il nuovo gruppo
Una decina di famiglie compone attualmente il nuovo gruppo

È appena partita la campagna di sensibilizzazione per famiglie adottive promossa dal Centro Famiglie Affidatarie (Cfa) con l’aiuto di Fondazione Asm. Una novità per l’ente di via Aldo Moro che solitamente, come si evince dal nome, si occupa di affido, un servizio diverso dall’adozione per due fattori: è temporaneo e il legame con la famiglia d’origine rimane. L’Associazione si apre dunque ai genitori adottivi, mettendo a disposizione la propria competenza, le risorse umane e quelle professionali. «Mano nella mano insieme adottiamo», questo il nome della campagna, si rivolge a tutti i genitori che stanno aspettando un abbinamento oppure che hanno già in corso un’adozione: «Tutti possono entrare a far parte del nostro Gruppo Famiglie Adottive, un gruppo di mutuo aiuto accompagnato da figure professionali con esperienza pluriennale nel settore – spiega Angelo Bulgarini, presidente del centro -. L’obiettivo è permettere alle famiglie di non sentirsi sole». Un invito nato da un bisogno reale: «Nelle nostre iniziative sul territorio siamo spesso avvicinati da persone impegnate nel percorso adottivo che ci chiedono informazioni e supporto – continua Bulgarini -. Per questo abbiamo deciso di strutturare meglio questo gruppo, che già esisteva, ma più in sordina». Il gruppo attualmente è composto da una decina di coppie che, nonostante la pandemia, ha continuato a incontrarsi online, senza perdersi un appuntamento: «Questo fa capire quanto bisogno di confronto ci sia per affrontare un’esperienza bellissima, ma non sempre facile». La campagna vuole arrivare a tutti, per questo è visibile in città, nei principali comuni della provincia come Palazzolo, Orzinuovi, Gussago, Montichiari, su bus, metrò e giornali: «Chi ha bisogno troverà sostegno e accompagnamento in un ambiente protetto che consente di condividere il proprio vissuto in libertà. Gli incontri permettono lo scambio di rifl­essioni sui passaggi del percorso adottivo in un clima di ascolto e solidarietà». «Ci sono momenti difficili, per questo è importante confrontarsi e capire che non si è soli – spiegano dal Cfa -. Le coppie che abbiamo nel corso hanno bimbi piccoli o sono in attesa dell’abbinamento, quindi cercano di prepararsi al meglio per quando riceveranno la tanto attesa chiamata. A volte faticano a capire la parte burocratica, come agiscono i servizi e il tribunale, o cosa prevede la legge. Dal punto di vista psicologico c’è apprensione rispetto al fatto che il bimbo ha un passato che non si conosce e le cui conseguenze potrebbero palesarsi all’improvviso». Altro tema molto sentito è quello della conoscenza dei genitori naturali, che in genere non viene vissuto come una paura, ma come un'eventualità. Il Gruppo Famiglie Adottive si riunisce mensilmente nella sede del Cfa a Brescia in via Aldo Moro 22 o online. Durante gli appuntamenti si accolgono le sollecitazioni dei partecipanti e si approfondiscono gli spunti proposti dai conduttori. Gli incontri hanno mediamente la durata di 2 ore. Per informazioni è possibile contattare il numero 334-3697025 o scrivere alla mail adottivi@cfabrescia.it.•.

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