IL PUNTO

Nubifragio sul Bresciano: la situazione il giorno dopo in città e provincia

di Marco Benasseni e Marta Giansanti
A Bovegno corridoio pedonale nella zona della frana. A Nave ancora al lavoro per rimuovere il fango. In città lento ritorno alla normalità, ancora qualche disagio nelle scuole
A Rezzato il giorno dopo il cedimento dell'argine del Naviglio Grande (Only Crew)
A Rezzato il giorno dopo il cedimento dell'argine del Naviglio Grande (Only Crew)
La situazione nel Bresciano dopo il violento nubifragio di mercoledì

Dopo la tempesta è tornato il sereno. Dopo la bomba d’acqua che il 25 maggio ha colpito la città e buona parte della provincia nella fascia sud-orientale, creando profondi disagi sul territorio, ora si fa la conta dei danni e si continua a intervenire in alcuni zone per la messa in sicurezza. 

A Rezzato il giorno dopo il cedimento dell'argine del Naviglio Grande (Only Crew)
A Rezzato il giorno dopo il cedimento dell'argine del Naviglio Grande (Only Crew)

Nella giornata di ieri, mercoledì 24, gli interventi dei vigili del fuoco sono stati circa 40, iniziati alle 18,30 e terminati attorno all’1,30 di notte, in particolare hanno riguardato numerosi allagamenti, rimozione di massi, messa in sicurezza di alberi pericolanti, cedimento terreno e lo smottamento del parcheggio di Rezzato.

Cedimento a Rezzato, in via Garibaldi

A Bovegno si lavora dopo la frana

In particolare a Bovegno dove è caduta una frana che ha bloccato la strada 345 in località Castive (all’altezza del km 30+800). Lo smottamento ha interessato anche i tralicci della corrente elettrica, per questo motivo e la zona è stata presidiata fino a questa mattina dalle forze dell’ordine per consentire soltanto il passaggio di eventuali ambulanze. L’intervento del geologo e dei tecnici della Provincia di Brescia hanno verbalizzato 240 metri cubi di materiale franato sulla strada.

In queste ore è stato predisposto un corridoio pedonale per l'attraversamento della frana, in modo da consentire ai cittadini di raggiungere i mezzi pubblici: il servizio è stato predisposto con un pullman a valle e uno a monte.

A Nave ancora al lavoro per svuotare cantine e garage

A Nave in molti si stanno rimboccando le maniche per svuotare garage e cantine ancora sommersi di acqua e fango; situazione simile anche a Caino dove la bomba d’acqua ha causato uno smottamento sulla provinciale 237.

Il torrente esondato a Nave

In città sopralluogo ed emergenza rientrata

Questa mattina la sindaca Laura Castelletti, assieme alla Protezione Civile e alla Polizia Locale del Comune di Brescia, ha effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni dei luoghi in cui si sono presentate le maggiori criticità in città. Mercoledì sera - fa sapere una nota della Loggia -  la Protezione Civile del Comune di Brescia era ntervenuta, nelle zone segnalate dal Comando dei Vigili del Fuoco di Brescia, attivando le associazioni convenzionate e specializzate nel rischio idrogeologico: l’Associazione Paracadutisti Onlus di Brescia e l’Associazione Gruppo Val Carobbio.

Una trentina di volontari circa, suddivisi in tre squadre munite di pompe idrovore, hanno lavorato fino all’una e mezza del mattino del 25 maggio liberando i sottopassi di via Dalmazia, di via Zammarchi e di via Corsica.

Il Garzetta che straripa in via Corsica a Brescia

Le squadre si sono poi occupate degli allagamenti in via Collebeato, in via sedicesima al Villaggio Sereno e in via Dalmazia, con il supporto del Gruppo Sentieri Gussago. Infine sono stati rimossi detriti e rami, da griglie e strade, in via Chioderolo, in via Berardo Maggi e in via Diaz e, in collaborazione con l’Agenzia Interregionale per il fiume Po, è stata monitorata la situazione del torrente Garza e del fiume Mella.

Sono stati risolti, inoltre, gli allagamenti delle mense scolastiche nei seminterrati delle scuole Melzi, Tiboni, Giovanni XXIII, Don Vender e del cortile della scuola Ungaretti. I ragazzi hanno così potuto utilizzarle normalmente già da oggi.

Soltanto gli studenti delle scuole Tiboni e Don Vender hanno consumato il pasto in classe nella giornata di giovedì 25 maggio. Dal 26 maggio gli alunni della Tiboni potranno utilizzare nuovamente la sala mensa, mentre gli studenti della Don Vender, dove il problema è più complesso e precedente al fortunale di mercoledì scorso, dovranno attendere un netto miglioramento delle condizioni meteo.

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