Quattro bambini
ricoverati
all’ospedale Civile

di V.MOR.
I bambini sono ricoverati al CivileProseguono i controlli per far luce sulle cause dell’epidemia
I bambini sono ricoverati al CivileProseguono i controlli per far luce sulle cause dell’epidemia
I bambini sono ricoverati al CivileProseguono i controlli per far luce sulle cause dell’epidemia
I bambini sono ricoverati al CivileProseguono i controlli per far luce sulle cause dell’epidemia

L’epidemia non si ferma, anzi. Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza sanitaria si registrano casi di polmonite batterica tra i bambini: quattro piccoli pazienti, con età compresa tra sei e otto anni e residenti nella Bassa, sono ricoverati nel reparto di Pediatria del Civile. Nelle ultime 24 ore sono state diagnosticate altre 13 polmoniti batteriche, ma non sono state registrate altre positività alla legionella. Il numero delle persone infettate dal batterio sfonda così quota cinquecento. Ieri l’Ats ha effettuato un nuovo range di campionamenti delle acque, oggi la «caccia» alle cause ripartirà da zero, o quasi.

SCAGIONATO l’impianto della Cartiera del Chiese di Montichiari, dove contrariamente alle prime analisi non è stata trovata alcuna traccia di legionella, i referti dei test attesi nelle prossime ore potrebbero eliminare dalla lista nera dei presunti «colpevoli» anche le torri di raffreddamento della Acciaierie di Calvisano e della Gkn Wheels. A prescindere dal responso delle analisi che riguardano anche gli impianti de La Leonessa di Carpenedolo, seguendo la linea già ventilata dall’Istituto superiore della Sanità, sotto la lente delle autorità sanitarie torneranno le reti idriche e soprattutto il Chiese dove sono risultati positivi alla legionella 7 campioni su 18 prelevati. Buona parte dei comuni di residenza dei malati è bagnata dal fiume. La legionella prolifera in acque ricche di sedimenti e nutrienti, ferro, manganese e altri metalli pesanti, in condizioni di elevata temperatura, di altri agenti patogeni. Quello che avviene lungo il Chiese non può essere ignorato.

BASTA PENSARE alle discariche di Montichiari a cui si sommano decine di migliaia di tonnellate di fanghi di depurazione, gessi di defecazione e digestati sparsi sui suoli di tutti quei territori. Non si può escludere che qualche importante spandimento abbia favorito la proliferazione di legionella e che, unitamente, a irrigazione o captazione idropotabile sia fra le concause dell’epidemia. L’andamento del fiume Chiese fa pensare a questo.

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