LA SVOLTA

Regione Lombardia, Letizia Moratti si dimette. Al suo posto Guido Bertolaso

di Natalia Danesi
L'assessore uscente: "Venuto meno il rapporto di fiducia con il presidente Fontana. Sulla pandemia avverto troppa distanza con l'impostazione politica del nuovo Governo". Dura replica del governatore: "I dubbi che avevo espresso sul posizionamento politico di Letizia Moratti erano fondati. Guarda verso sinistra e non da oggi"
Bertolaso con Fontana e Moratti
Bertolaso con Fontana e Moratti
Bertolaso con Fontana e Moratti
Bertolaso con Fontana e Moratti

La tensione era nell'aria ormai da settimane.Da quando, cioè, a fine settembre aveva dichiarato di voler scendere in campo ufficialmente per le regionali con una rete civica.

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Parole che il presidente Fontana non aveva affatto gradito. In queste settimane si sono susseguiti incontri e manovre, ma la frattura non si è mai sanata. Si è parlato prima di un incarico di Moratti al ministero della Salute, poi a Milano - Cortina. 

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Fatto sta che oggi, Letizia Moratti ha annunciato con una nota le sue dimissioni. Una nota nella quale non fa chiarezza sul suo futuro, che tuttavia sembra sempre più legato alla candidatura alle regionali 2023. Nella quale tuttavia prende apertamente le distanze dalla posizione del Governo sulla gestione della pandemia.  

Al suo posto il governatore Fontana ha annunciato il passaggio delle deleghe a Guido Bertolaso, già coordinatore della campagna vaccinale anti Covid.

Letizia Moratti e Attilio Fontana
Letizia Moratti e Attilio Fontana

Con Fontana venuto meno il rapporto di fiducia

 "Per rispetto dei cittadini, con senso di responsabilità ed in considerazione del delicato momento socio-economico del Paese, ho atteso l’esito delle elezioni politiche e la formazione del nuovo Governo per rendere nota la mia posizione - scrive in una nota -. Per questi motivi, e solo oggi, di fronte al venir meno del rapporto di fiducia con il Presidente Attilio Fontana, annuncio la decisione di rimettere le deleghe di vicepresidente e di assessore al Welfare di Regione Lombardia. Un forte segnale rispetto alle lentezze e alle difficoltà nell’azione di questa Amministrazione, che a mio avviso non risponde più all’interesse dei cittadini lombardi. Una scelta di chiarezza di cui mi faccio pienamente carico, anche in considerazione dei provvedimenti contraddittori assunti in materia di lotta alla pandemia".

 

 

Preoccupazione per il reintegro dei medici no vax

Moratti, accogliendo positivamente la condivisione della scelta sull'obbligo di mascherine in ospedali e Rsa,  si dice preoccupata per "la scelta di anticipare il reintegro dei medici e degli altri professionisti della sanità non vaccinati, il condono sulle multe ai no vax e la diversa sensibilità sull’importanza dei vaccini".

Esempi emblematici, dice, di una diversa impostazione politica in questo ambito. "Credo infatti che se oggi il Paese è in sicurezza per quanto riguarda il Covid, lo dobbiamo senza alcun dubbio all’adesione massiccia alla campagna vaccinale dei mesi scorsi. Che è riuscita grazie allo straordinario senso di responsabilità civica dei cittadini lombardi, così come all’enorme impegno di medici, infermieri, militari, protezione civile e volontari, protagonisti di un processo che ha portato la Lombardia ad essere tra le prime aree al mondo per adesione e copertura.

Covid: provvedimenti del Governo non condivisibili

"Un successo di cui essere fieri e che ora viene messo in discussione da provvedimenti che non condivido", chiarisce Moratti che garantisce comunque di essere a disposizione per completare il " passaggio di consegne dello stato di avanzamento dei progetti" che le stanno particolarmente a cuore "per la realizzazione di ulteriori Case di Comunità e per ridurre drasticamente le liste di attesa negli ambulatori".

Al posto di Moratti arriva Guido Bertolaso

Dura la reazione del governatore Fontana:  "I dubbi che avevo espresso sul posizionamento politico di Letizia Moratti erano fondati. È chiaro che guarda verso sinistra e non da oggi", scrive in una nota definendo "sorprendente che l’assessore al Welfare dichiari oggi che l’azione della Giunta non sia sufficiente. Ne fa parte da un anno e mezzo e non mi pare che abbia sollevato mai problemi- continua Fontana-. Ciò che però conta oggi è che l’eccellente lavoro sulla campagna vaccinale e sul recupero delle prestazioni frenate dal Covid, non può fermarsi"

Per questo - annuncia Fontana "dopo aver informato i leader del centrodestra ho deciso di affidare la delega del Welfare al dottor Guido Bertolaso, protagonista della campagna vaccinale in Lombardia e profondo conoscitore della macchina operativa della sanità lombarda.

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