Almici: «Un’opera insostenibile Va bloccata»

Una battaglia «di principio» per il deputato Cristina Almici (FdI), che fin dai tempi in cui sedeva in Consiglio provinciale sosteneva che «i depuratori vanno costruiti nei territori che li utilizzano», principio sancito anche nelle due mozioni – la sua e quella di Giovanni Battista Sarnico – approvate nell'aula del Broletto nel 2020 e 2021. A Montichiari Cristina Almici ha ribadito che «la scelta sulla localizzazione dell'impianto di depurazione spetta al territorio». Ma ha parlato anche della nomina del commissario, «avvenuta con una procedura non corretta», e della «finta emergenza della sublacuale». Quanto al costo del progetto «i 202 milioni non ci sono – ha ribadito Cristina Almici – e l'unico modo per reperirli è quello di farli pagare ai cittadini con le bollette. Una soluzione che non posso accettare. Mi sono schierata sempre contro questo progetto, ho sempre pensato che fosse la scelta sbagliata. Non rispetta il territorio e la normativa europea, ma soprattutto non rispetta i cittadini, in quanto si spende troppo e male. Ognuno deve depurare le sue fogne: non accetto la prepotenza di chi si ritiene superiore perchè è ricco grazie alla tassa di soggiorno, e impone le sue decisioni agli altri. I ricorsi ci sono, e andremo avanti fino alla fine. Chi, con la forzatura del commissario, pensa di aver trovato la scorciatoia, si sbaglia».

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