Casa, ambiente, lavoro: le sfide per il futuro di Desenzano >>> Il video del confronto
di Silvia Avigo
All'Auditorium Celesti l'unica occasione per ascoltare tutti insieme gli aspiranti alla carica di primo cittadino: faccia a faccia su priorità e progetti. Le emergenze abitativa, ecologica ed economica sono stati i temi forti al centro del dibattito fra i sei candidati sindaco
04 giugno 2022
Sei candidati di Desenzano a confronto all’Auditorium: faccia a faccia moderato da Giuseppe Spatola tra Guido Malinverno, Stefano Terzi, Andrea Spiller, Patrizia Solza, Eugenia Ghinda ed Ernesto Taveri
(AVIGOS)
Questo video è disabilitato per rispettare le preferenze che hai espresso relativamente
all'uso dei cookie e altre tecnologie di tracciamento.
Se desideri visualizzarlo, clicca qui per
ricontrollare le preferenze, in particolare quelle relative a "Targeting e Pubblicità".
Desenzano - confronto tra candidati
Uno accanto all’altro, come il 12 giugno sulla scheda elettorale, ma dal vivo (e in streaming sui social media di Bresciaoggi): venerdì 3 giugno tutti i 6 candidati alla carica di sindaco di Desenzano si sono pubblicamente confrontati, nel dibattito organizzato per il nostro giornale dal Gruppo Cronisti Lombardi, all’auditorium Celesti di via Carducci, moderato da Beppe Spatola, redattore di Bresciaoggi e vice presidente dei Cronisti lombardi. Tre domande per tutti: criticità, priorità, programma, ad ogni candidato 10 minuti da usare per esporre le proprie idee e proposte . Spazio alle idee, partendo dal primo quesito, le criticità del territorio. Ernesto Taveri di #Altrimenti parte da temi come la guerra in Ucraina, declinate al Comune: «Un Comune deve mettere al centro il cittadino e la questione sociale». Il sindaco uscente Guido Malinverno (Idee in Comune, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) sottolinea: «Mi ricandido con le stesse persone per la continuità. Traffico, scarichi a lago, che sono in realtà sfioratori sono le principali criticità da affrontare, tanta la strada da fare. Per Stefano Terzi, della coalizione di centrosinistra e e centro, «Desenzano è una città ferma e così i problemi si acuiscono. Frazioni trascurate, case introvabili, cittadini insicuri e poco ascoltati, un turismo mordi e fuggi. Bisogna fare il salto di qualità abbiamo le risorse per farlo, con un progetto serio». Per Patrizia Solza di Italexit il cittadino è la parte fondamentale della Città: «L’ospedale è una priorità e invece sta scomparendo, è necessario ridurre gli oneri burocratici per le aziende. Abbiamo una media di 63 anni, perché i giovani non possono permettersi di abitare qui? Proponiamo di acquistare casa su terreni comunali a basso costo». Per Andrea Spiller candidato con il Movimento 5 Stelle e l’Altra Desenzano «tutela del lago e viabilità sono le sfide. Con i temi di cui si è parlato poco: la casa per i giovani e per chi è in difficoltà, a causa di affitti residenziali rari. L’ospedale? Bisogna tutelarlo, non costruire il nuovo. Eugenia Ghinda di Popolo libero: «A Desenzano ogni sindaco non ha aiutato i cittadini. Tutti promettono e chiedono voti, ma i cittadini non sono stati ascoltati». Il secondo tema riguarda le priorità e riparte Taveri: «Credo nella gestione del buon padre di famiglia ed è la mia soluzione per risolvere le questioni».
Auditorium gremito per il confronto trasmesso anche in streaming su Bresciaoggi
(AVIGOS)
Malinverno s’impegna «a risolvere partendo dal metodo. Attivare tavoli di ascolto su sociale e sport. Implementare gli spazi abitativi. Sistemare la piscina comunale oltre che realizzare il tanto atteso palazzetto dello sport». Terzi insiste ripetutamente sulla sicurezza: «Fare il bagno e bere acqua pulita, in caso di difficoltà non sentirsi soli, bambini sicuri nelle scuole, risolvere le criticità sismiche, idrogeologiche e viabilistiche tutelando anche i ciclisti». Solza punta sul commercio: «Bisogna acquistare i locali dei negozi chiusi o affittarli per creare quartieri tematici. Mancano luoghi di aggregazione per i giovani. Gli animali mi stanno a cuore, bisogna creare una clinica per tutti». Spiller ancora sull’ambiente: «La tutela del territorio parte dal lago. Il lungolago va pedonalizzato, meno auto e una mobilità ciclabile che guarda anche all’elettrico». Ghinda ricorda che da 2 anni è in piazza per difendere i diritti: «Abbiamo 400 poveri, non abbiamo case, i giovani scappano. Perché non si è fatto niente?».