Triplicano i costi per la ciclopedonale da Riva a Limone: «Tirando le somme, a questo momento siamo già a 69milioni 805 mila 722 euro per 5,481 chilometri – sottolinea il “Coordinamento Interregionale per la tutela del Garda”, promotore due giorni fa di un nuovo esposto depositato alla Corte dei Conti di Trento -. Siamo solo all’inizio, e considerando che per tutto il tratto trentino ovest nel 2018 si erano previsti 25 milioni di euro - ricorda il comitato - si può dire che per adesso il costo è triplicato».
Dai costi alla sicurezza
Oltre al quadro economico elevato rimangono inoltre, secondo i comitati aderenti al coordinamento, (Italia Nostra, Wwf, Legambiente, Tavolo Ambiente Garda, Gaia, Sal e altri) ancora aspetti progettuali da chiarire, in particolare per la sicurezza. «Perché ad esempio nel tratto da Limone a Riva - chiedono - c’è adesso la necessità di effettuare ancora in parete dei rilievi dopo almeno tre perizie a corredo della progettazione elaborate dagli esperti incaricati?». La preoccupazione evidenziata nell’esposto è che la tempistica si stia dilatando, comportando un ulteriore aumento dei costi nei 5,5 chilometri circa di tracciato che da Riva si collegano con la ciclopedonale a sbalzo sul lago di Limone. «A questo proposito, l’aggiornamento del Documento di programmazione approvato dalla Giunta provinciale trentina il 6 ottobre scorso, eleva a 13.991.523 euro lo stanziamento per il tratto di 1,6 km dal sottopasso del sentiero Ponale allo Sperone. Il tratto iniziale della ciclovia a Riva, lungo 420 metri – si evidenzia - è costato 3.119.545 euro, mentre i 98 metri da fare dal confine lombardo alla galleria Limniadi in tre mesi sono lievitati dai 2.180.000 euro (luglio 2023) a 2.622.516 (ottobre 2023). Si stanziano inoltre 10.352.191 euro per il tratto di un solo chilometro dallo Sperone alla foce Ponale e 45.462.008 euro dalla foce Ponale al confine lombardo, di 2,745 chilometri».
«Costi impazziti»
«I previsti 344 milioni per tutto l’anello di circa 160 km attorno al Garda – sostiene il Coordinamento - sono destinati almeno a triplicare a causa dell’aumento dei costi delle opere edili e della necessità di costruire ulteriori barriere paramassi, gallerie artificiali eccetera. per mettere in sicurezza le pareti rocciose: le opere di manutenzione, ingenti e proiettate nel tempo, non sono ancora state quantificate