emergenza abitativa

Fame di alloggi popolari a Desenzano: per 2 case 215 domande

di Alessandro Gatta
Lo sconcertante esito del bando Sap per gli immobili di proprietà comunale. Non va meglio a Lonato (143 per 10 appartamenti) e Salò (71 per 4) Nel frattempo c'è il fondo unico per aiutare le famiglie a pagare l'affitto
Case popolari:   una forbice drammatica tra la domanda e l’offerta
Case popolari: una forbice drammatica tra la domanda e l’offerta
Case popolari:   una forbice drammatica tra la domanda e l’offerta
Case popolari: una forbice drammatica tra la domanda e l’offerta

Emergenza abitativa sul Garda, ancora una volta parlano i numeri: 215 domande per 2 alloggi popolari di proprietà comunale a Desenzano, 143 a Lonato per 10 appartamenti, 71 a Salò per 4. Va un po' meglio solo a Bedizzole: 12 domande per 2 appartamenti. Sono i dati provvisori, e relativi ai soli alloggi di proprietà dei Comuni, del bando appena chiuso per l'Ambito 11 Garda, che interessa 22 Comuni (da Bedizzole a Valvestino passando per i centri più grandi: Desenzano, Lonato, Salò, Toscolano e la Valtenesi) in un'area di circa 130 mila residenti.

Il bando è relativo agli alloggi cosiddetti Sap, ovvero Servizi abitativi pubblici, le case popolari. Vero è che all'appello manca la graduatoria (provvisoria) per gli appartamenti di proprietà Aler, l'Azienda lombarda per l'edilizia residenziale: dal Piano per l'offerta abitativa risultano 19 appartamenti subito a disposizione, in vari paesi tra cui Desenzano, e altri 11 che si potrebbero liberare per ristrutturazioni o turn-over. È pur vero che, nel corso dell'anno, sempre per turn-over potrebbero liberarsi altri 4 appartamenti comunali a Desenzano, altrettanti a Salò, altri 2 a Lonato. Ma non basterà a ridurre la clamorosa sproporzione tra le richieste che arrivano e gli alloggi effettivamente disponibili: così era stato anche lo scorso anno, con 271 domande per 10 alloggi Aler (176 per 4 case a Desenzano, 70 per 2 a Lonato) e, tra i comunali, 94 richieste per 3 appartamenti solo a Desenzano.

Così era stato l'anno prima, e quello prima ancora: la fame di case non si placa. Una questione che in tutto il Basso Garda non riguarda solo le famiglie numerose o gli indigenti, ma anche il vasto mondo dell'affitto o dell'acquisto privato: 700 euro al mese il minimo per un bilocale da 50 mq, 160mila euro il minimo per l'acquisto di una casa della stessa metratura. Senza dimenticare il fenomeno della turistificazione dei centri storici: in tanti paesi ci sono più case vacanze che appartamenti, e che nella bella stagione (da aprile a ottobre) quasi nessuno affitta a lungo termine.

Per chi una casa in affitto ce l'ha già, da pochi giorni è stato pubblicato il bando per la «Misura unica» di sostegno alla locazione privata: 609 mila euro i fondi a disposizione per l'ambito Garda e contributi fino a 4 mensilità alle famiglie per sostenere il pagamento dei canoni non versati o ancora da versare (lo scorso anno 456 richieste accolte solo a Desenzano tra fondi comunali o di Ambito). La domanda di contributo deve essere presentata al municipio di residenza entro il 30 giugno: i paesi interessati sono Bedizzole, Calvagese, Desenzano, Gardone, Gargnano, Limone, Lonato, Magasa, Manerba, Moniga, Padenghe, Polpenazze, Pozzolengo, Puegnago, Salò, San Felice, Sirmione, Soiano, Tignale, Toscolano Maderno, Tremosine e Valvestino. •.

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