La Guardia costiera rischiera la sua flotta

Guardia Costiera: qui uno dei due mezzi spostati da Salò a Lazise
Guardia Costiera: qui uno dei due mezzi spostati da Salò a Lazise
Guardia Costiera: qui uno dei due mezzi spostati da Salò a Lazise
Guardia Costiera: qui uno dei due mezzi spostati da Salò a Lazise

La Guardia costiera «rischiera» perte dei mezzi navali da Salò a Lazise per il controllo della sponda veneta del lago. Con giugno, due delle sette unità nautiche sono state rischierate al distaccamento di Lazise per operare anche nelle acque della sponda orientale. Si tratta della motovedetta Cp 703, uscita da qualche giorno da lavori di manutenzione e del nuovo battello veloce Gc B135. Alle due unità navali sulle quali opereranno da tre a cinque militari a seconda delle missioni, verrà assegnata anche una radiomobile per le attività logistiche e di interventi lungo costa. «Il rischieramento dei guardiacoste e dei mezzi navali e terrestri è stato autorizzato dal reparto operativo della direzione marittima di Venezia – comunica il comandante Antonello Ragadale – ed è reso possibile grazie all’ufficio e ai posti d’ormeggi messi a disposizione dal Comune di Lazise e all’alloggio assicurato dalla Comunità del Garda: rientra nell’ambito del protocollo di sicurezza dei naviganti per il lago di Garda, il cui rinnovo è stato confermato anche per l’anno 2023 grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Veneto, dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Trento». I due mezzi navali che rispetto allo scorso anno erano operativi a Lazise solo dal mese di luglio, anche quest’anno continueranno ad operare costantemente nella sponda veneta fino a settembre compreso per assicurare una maggiore prontezza d’intervento e vigilanza. L.Sca.

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