l'emergenza

La pioggia disseta il lago di Garda: livello ai massimi da inizio 2023

di Luciano Scarpetta
Più 55 centimetri, con un recupero di 6 dal 1° di aprile. Ma dodici mesi fa la quota era 93. Sollievo anche per i comuni con le falde molto basse
In questi ultimi giorni il lago di Garda è tornato a guadagnare quota: sollievo per il grande bacino bresciano
In questi ultimi giorni il lago di Garda è tornato a guadagnare quota: sollievo per il grande bacino bresciano
In questi ultimi giorni il lago di Garda è tornato a guadagnare quota: sollievo per il grande bacino bresciano
In questi ultimi giorni il lago di Garda è tornato a guadagnare quota: sollievo per il grande bacino bresciano

Le forti precipitazioni di questi giorni hanno gonfiato un po’ gli affluenti del Garda riportando paesaggio e clima ad inizio autunno. Fenomeni che avrebbero dovuto concentrarsi qualche mese fa e che invece sono ricomparsi da metà aprile fino alle ultime ore, dando un po’ di ossigeno in prospettiva nelle prossime settimane per la gestione idrica nel comparto agricolo mantovano, quando inevitabilmente le temperature tenderanno ad aumentare con le giornate di sole.

I livelli del lago di Garda dopo le piogge

Martedì 2 maggio,  alle 15, i livello del lago avevano raggiunto +55 centimetri sopra lo zero idrometrico con afflussi a 39,4 metri cubi al secondo, praticamente quasi il triplo dei deflussi, regolati dallo sbarramento di Salionze a sud del lago, e fermi ormai da tre settimane, a 14 metri cubi al secondo; 55 centimetri che sono il record dall’inizio dell’anno; numeri che fanno ben sperare anche se, va detto, sono ben lontani dai 93 centimetri che si contavano un anno fa a questo punto della stagione.

Sei centimetri in più dal 1° aprile

«Come prevedevamo con le derivazioni ferme a questa quota grazie all’arrivo finalmente di qualche pioggia, il livello del lago è aumentato di qualche centimetro in questi giorni (praticamente 6 centimetri dal 1 aprile) – analizza il segretario generale della Comunità del Garda Pierlucio Ceresa -. Ci voleva anche perché dalla prossima settimana si inizieranno ad “aprire i rubinetti” con una portata media di 40 metri cubi al secondo.

Non sarà un dato certo e definitivo – premette – ma una misura che potrà oscillare ad esempio tra i 60 e i 20 metri cubi al secondo in base all’aggiornamento con la situazione meteorica e le piogge. Un po’ come avvenuto al primo “assaggio” di aprile quando nei primi giorni del mese si era passati con i deflussi verso le campagne del mantovano da 8 al 18, poi a 38 ed infine dal 14 aprile, a 14 metri cubi al secondo, misura attualmente ancora in vigore e che ha consentito a tutti gli effetti, grazie a queste prime, si spera piogge, di rimandare l’inizio della stagione agricola di quasi un mese».

Ma nei prossimi giorni previste temperature in aumento e niente pioggia

Il piano formulato nelle scorse settimane dai Consorzi di Valle e presentato in Regione Lombardia e all’ente comprensoriale della Comunità del Garda, prevede che il lago di Garda non possa scendere di livello a fine maggio, sotto i +40 centimetri dello zero idrometrico di Peschiera: «Nei prossimi giorni – anticipa Ceresa – non sono previste piogge e le temperature tenderanno ad aumentare. Vediamo. Come sempre saremo costantemente in contatto con AIPO perché per noi sono importanti due cose: in primis non dissipare il piccolo tesoretto accumulato in questo ultimo periodo, stante la situazione di siccità. Secondo motivo, il risparmio della risorsa idrica. Nel momento che non serve, crediamo sia vitale ridurre immediatamente le portate in uscita, anche perché l’invaso, nonostante tutto, è pieno solo al 43%».

La situazione delle falde

Va anche sottolineato che le ultime piogge hanno contribuito a rimpolpare anche le falde di zone «border line» come nei Comuni di Tremosine e Gardone Riviera sulla riviera del Parco, Comuni che la scorsa stagione avevano sofferto più di altri la carenza di acqua per uso umano con le autobotti a far la spola dalla riviera: «Adesso alberghi e seconde case nel comprensorio non hanno ancora raggiunto la loro massima apertura – chiosa Ceresa -. Auspichiamo ulteriori aumenti dei livelli delle falde in questo mese di maggio»

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