il caso

Tremosine, stop ai pirati dei cimeli di guerra: vietato scavare

di Luciano Scarpetta
Giro di vite sui cercatori abusivi di oggetti del conflitto del '15-'18. Il sindaco ha emesso un'ordinanza
Il territorio di Tremosine è una «miniera» di cimeli della Grande guerra
Il territorio di Tremosine è una «miniera» di cimeli della Grande guerra
Il territorio di Tremosine è una «miniera» di cimeli della Grande guerra
Il territorio di Tremosine è una «miniera» di cimeli della Grande guerra

Per difendere il patrimonio storico della prima guerra mondiale nel territorio di Tremosine scatta lo stop alle ricerche non autorizzate, anche mediante l’uso di metal detector. È nero su bianco nell’ordinanza firmata dal sindaco Battista Girardi al culmine di un periodo contrassegnato dal ritrovamento di innumerevoli scavi e buche nel terreno nella zona di Passo Nota, l’area di confine intensamente fortificata durante il conflitto bellico. Qui sono presenti una fitta rete di strade militari, sentieri di arroccamento, trincee, ricoveri e appostamenti in roccia: un vero paradiso per gli improvvisati ricercatori di cimeli, soprattutto provenienti da fuori Provincia che poi, nella maggior parte dei casi, non provvedono a ripristinare lo stato dei luoghi e a riempire le buche scavate.

Perché un'ordinanza contro le ricerche non autorizzate

«L’esigenza è quella di mettere il freno alle ricerche indiscriminate per tutelare il territorio da soggetti non autorizzati che, soprattutto negli ultimi dieci anni, hanno sottratto alla collettività centinaia di reperti bellici», motiva il sindaco Battista Girardi. A livello mediatico queste pratiche ultimamente si sono peraltro accentuate al traino della fortunata serie televisiva «Metal detective» in onda sul canale 52 DMax con protagonista proprio un gardesano, Paolo Campanardi, la cui finalità è però divulgativa e storica, non certo di accaparramento come invece da parte di troppi altri ricercatori.

«Da adesso operazioni del genere dovranno essere preventivamente autorizzate dal Comune e finalizzate all’archiviazione per il Must, (Museo Storia e Territorio), polo culturale ed espositivo realizzato alla Pieve. Per questo – continua il sindaco Girardi – l’ordinanza rimanda alle disposizioni della Legge 7 marzo 2001 a tutela del patrimonio storico della Prima Guerra mondiale».

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Interpellato al riguardo, anche Campanardi, il «Metal detective» della tv, ma per l’occasione in veste di presidente del MuRe, il Museo recuperanti di Maderno è sulla stessa linea di pensiero del sindaco di Tremosine: «Condivido in toto la decisione – commenta - e noi con il nostro museo siamo in fase di collaborazione con il Must di Tremosine e con il Comune per la tutela e la salvaguardia del patrimonio storico di quella importante zona del conflitto bellico». •. 

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