Altre fototrappole Furbetti dei rifiuti senza scampo

I contributi erogati dalla Regione per potenziare la lotta all’inquinamento ambientale e al fenomeno dello smaltimento abusivo dei rifiuti senza rispettare le regole, dopo l’introduzione della raccolta porta a porta, stanno dando i primi frutti a Palazzolo. Decisiva si è rivelata la posa delle ultime fototrappole, più efficienti. Grazie alle apparecchiature, nei primi quattro mesi dell’anno, la Polizia locale ha sorpreso una media di sei furbetti al mese che smaltivano l’immondizia per strada, cercando a volte di confonderli con quelli smaltiti regolarmente da esercenti e attività. Recuperate le schede su cui le fototrappole hanno immortalato, anche di notte, i responsabili delle violazioni, la Polizia locale li ha identificati e ha trasmesso le relative sanzioni, che vanno da 100 a 500 euro, a 24 persone responsabili di avere abbandonato per strada, da gennaio ad aprile 2023, o fuori orario i propri rifiuti. Il Nucleo ambientale del comando dei vigili, ha indicato anche dove sono stati smalti i rifiuti, riposizionando le fototrappole hanno permesso di identificare e multare tre persone nella zona di via Sarioletto Einaudi, una in via Costa di Sopra, in via Piccinelli e in via Bonari, due nell’area del Centro Fidelio di viale via Europa e e in via Zubbiani, sei in via Cattaneo e otto in via Piemonte, che si sono rivelate le vie preferite dai furbetti. Commentando i risultati Francesco Marcandelli, nella duplice veste di vicesindaco e assessore all’Ambiente osserva: «Accanto a molti cittadini che ogni giorno contribuiscono alla tutela dell’ambiente con una corretta raccolta dei rifiuti, ci sono purtroppo alcuni residenti, con scarso senso civico, che non rispettano le norme anche se da tempo offriamo a tutti gli strumenti e le informazioni necessarie per favorire un’efficiente raccolta differenziata. Multare chi abbandona i rifiuti vuole essere un segno di rispetto per i cittadini di Palazzolo che hanno a cuore il nostro territorio e la cura dell’ambiente». •. G.C.C.