Da Concesio all’Ucraina viveri per chi resiste sotto le bombe

di Marco Benasseni
Alcuni dei 150 pacchi di generi alimentari consegnati alla Fondazione Cesar dalla scuola Audiofonetica
Alcuni dei 150 pacchi di generi alimentari consegnati alla Fondazione Cesar dalla scuola Audiofonetica
Alcuni dei 150 pacchi di generi alimentari consegnati alla Fondazione Cesar dalla scuola Audiofonetica
Alcuni dei 150 pacchi di generi alimentari consegnati alla Fondazione Cesar dalla scuola Audiofonetica

Concesio snodo logistico della solidarietà alimentare. Sono 150 i pacchi con cibo a lunga conservazione confezionati dagli alunni della scuola Audiofonetica per il popolo ucraino che saranno gestiti appunto dalla Fondazione Cesar di Concesio. Si tratta solo dell’ultimo tassello di una solidarietà senza confini quella intrecciata tra la realtà a sfondo umanitario l’istituto di Mompiano e Rise Against Hunger per dare aiuto e sostegno alle popolazioni in guerra o in colpite dal flagello della miseria. L’attenzione si è concentrato sul conflitto tra Kiev e Mosca chesta mettendo a dura prova la sopravvivenza della popolazione, non solo a causa dei costanti bombardamenti, ma anche per il venir meno di risorse primarie e fondamentali per la popolazione come il cibo. «Vista la situazione la nostra fondazione -si legge nel resoconto del prorgetto l’Audiofonetica e Rise Against Hunger si sono rimboccate le maniche e hanno unito le forze per l’iniziativa solidale che porterà agli ucraini cibi a lunga conservazione». Nella preparazione delle scorte di viveri sono stati coinvolti 45 alunni delle classi terze medie che con entusiasmo, cura e attenzione hanno riposto negli scatoloni pasta, passata di pomodoro e legumi. I pacchi sono poi stati caricati su un apposito mezzo che li porterà a destinazione in Ucraina. «Siamo contenti della collaborazione con i dirigenti, i docenti e gli studenti -afferma in una nota la Fondazione Cesar - che hanno partecipato con grande entusiasmo a questa iniziativa volta a portare aiuto a persone nel bisogno». Legittima la soddisfazione di Maria Paola Mostarda, preside delle scuole medie di Mompiano: «Siamo molto contenti di questa iniziativa e ringraziamo Cesar per il coinvolgimento -afferma la dirigente- perché gli alunni hanno partecipato con grande entusiasmo. Il confezionare pacchi con alimenti a lunga conservazione ha permesso a questi giovani di comprendere quanto è importante aiutare il prossimo ad avere del cibo per sfamarsi. Un’esperienza pratica dove tutti hanno collaborato in modo attivo, dove hanno sentito di far parte di qualcosa di importante che ha dato loro una maggiore consapevolezza e sensibilità su quanto sia importante fare gesti concreti per coloro che si trovano a vivere in situazioni di difficoltà». La Fondazione Cesar è attiva da oltre 20 anni nel Sud Sudan, nella Diocesi di Rumbek, dove lavora seguendo i passi di padre Cesare Mazzolari, per accendere speranza e donare futuro a migliaia di bambini e donne, ai quali garantiamo istruzione, cibo, salute, dignità. Da tempo collabora anche con Rise Against Hunger, un’organizzazione internazionale no profit impegnata in iniziative benefiche per contrastare l’emergenza fame nel mondo. Con Rah la fondazione ha collaborato più volte negli anni precedenti il Covid, per il confezionamento di pasti da mandare alle popolazioni del Sudan. Anche la scuola Audiofonetica ha già collaborato con la fondazione fornendo 6.000 pasti da inviare in Sudan. •.

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