Non decolla il servizio di car sharing «E-vai» avviato la scorsa primavera dal Comune di Bovezzo anche se poi la scelta ha permesso all’ente di rottamare due vecchie automobili. In cinque mesi ci sono stati solo 10 noleggi dell’auto messa a disposizione dal Comune tramite il servizio promosso dalla Regione Lombardia. «Questione di pubblicità, di costi ma anche di abitudini e di un retaggio culturale sul quale bisogna lavorare», motiva il vicesindaco Matteo Grandelli. «Partiamo dai costi: il servizio non è al minuto come, per esempio, il noleggio di auto Enjoy, infatti il noleggio dell’auto elettrica a Bovezzo prevede un prestito minimo di tre ore a 7 euro l’ora».
Il malinteso
È forse qui che nasce il malinteso. Il servizio avviato dal Comune permette, infatti, di avere un’auto in condivisione tra i dipendenti comunali e i cittadini. L’operazione promossa da Grandelli nella duplice veste di vicesindaco e assessore alla Mobilità ha infatti permesso di mandare in pensione due auto comunali obsolete e inquinanti. Da qualche mese, un mezzo elettrico di ultima generazione è a disposizione per le attività lavorative dei dipendenti comunali negli orari di apertura degli uffici e può essere anche noleggiata dalla cittadinanza come servizio di car sharing la sera e nel fine settimana. «Questo servizio si inserisce nel percorso di mobilità alternativa di questa Amministrazione, dopo le piste ciclabili per gli spostamenti brevi e le 10 colonnine installate in paese per la ricarica delle auto elettriche», riprende il vicesindaco.
Un fatto culturale
«Ma per l’utilizzo dell’auto elettrica condivisa dobbiamo fare cultura. Il servizio è utile per chi decide di rinunciare alla seconda auto e al bisogno la noleggia in paese. Ci vorrà tempo per cambiare le abitudini della gente». L’auto a noleggio potrebbe essere utile ai ragazzi che non hanno una macchina di proprietà ma la vorrebbero usare nel fine settimana per un giro o per spostarsi autonomamente in stazione o in aeroporto. Infatti, il servizio di car-sharing «E-vai» è presente sul territorio regionale presso stazioni ferroviarie delle province lombarde e presso i principali luoghi di interesse pubblico come ospedali, palazzi comunali o aeroporti. Un esempio? Non serve più farsi portare da familiari all’aeroporto di Orio al Serio, si può noleggiare l’auto e lasciarla negli spazi «E-vai» senza preoccuparsi di dover pagare il parcheggio.