Discarica negli abissi Al via la mappatura

Una parte della montagna di guarnizioni smaltita nei fondali del Sebino
Una parte della montagna di guarnizioni smaltita nei fondali del Sebino
Una parte della montagna di guarnizioni smaltita nei fondali del Sebino
Una parte della montagna di guarnizioni smaltita nei fondali del Sebino

Può partire la «mappatura» dei fondali davanti alla galleria del Corno, tra Tavernola e Predore, posta di fronte Montisola, dove nel 2019 sono stati scoperti centinaia di metri cubi di scarti di lavorazione di guarnizioni industriali. Lo ha annunciato la Regione con una nota inviata ai Comuni coinvolti dall’inquinamento. La discarica abusiva in fondo al lago - una montagna di rifiuti e scarti industriali alta una quarantina di metri e larga dieci – era stata scoperta nell'ottobre 2019 dai nuclei subacquei dei Carabinieri di Genova, intervenuti per recuperare un’auto uscita di strada e sprofondata pochi giorni prima nel lago. Oltre alla macchina, però, le telecamere del robot Pluto avevano filmato i cumuli di rifiuti depositati sul fondo, perlopiù scarti delle produzioni industriali delle aziende dell’adiacente distretto della gomma. Furono prelevati campioni analizzati dall'Arpa e dai tecnici incaricati dalla Procura, in cui fu evidenziata la presenza di metalli nei sedimenti, assenti invece nei campioni di acqua. Alla fine del 2021 la Regione aveva stanziato 60 mila euro destinati all’Autorità di bacino dei laghi d’Iseo, Endine e Moro per un «piano d'indagine ambientale» che – a 3 anni e mezzo dal ritrovamento – potrà iniziare. Il 19 giugno verranno avviate le prime operazioni per dettagliare la dimensione del cumulo, la sua composizione e i possibili effetti ecotossicologici e ambientali. Gli esperti del Cnr allestiranno il cantiere collocando boe in superficie e transetti sul fondo del lago ed eseguendo la mappatura del cumulo di rifiuti di gomma. Nella prima settimana di luglio, invece, verranno prelevati campioni di sedimenti, scarti e organismi da sottoporre ad analisi. Già nel 2019, in seguito al ritrovamento dei cumuli di gomma, Legambiente Basso Sebino aveva lanciato l'allarme per «la possibile presenza di amianto che, a seconda del tipo di prodotto – rivestimenti, pannelli, materiale termoisolante e antincendio, lastre ondulate – può raggiungere percentuali dal 20 al 100%». Necessaria dunque, secondo Legambiente, la loro rimozione Le guarnizioni sono il prodotto «storico» del distretto della gomma del Sebino, una realtà che tocca più settori – edilizia, automotive, agricoltura, distribuzione alimentare – frutto del'attività di oltre 40 aziende che si sviluppano su circa trenta chilometri quadrati per una decina di Comuni. •.

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