La Parrocchiale sta ritornando al suo splendore

Davanti all’altare di San Fedele l’intervento è già stato completato
Davanti all’altare di San Fedele l’intervento è già stato completato
Davanti all’altare di San Fedele l’intervento è già stato completato
Davanti all’altare di San Fedele l’intervento è già stato completato

A un mese dal ricovero per un grave malore del parroco don Paolo Salvadori, che lo aveva inaugurato, il cantiere del restauro della Parrocchiale di Santa Maria Assunta prosegue riscoprendo la bellezza sia della struttura in legno che regge il tetto da due secoli che le statue collocate sulle torrette ai lati della cupola, ritornata a lucido. All’interno della chiesa che viene riaperta per le messe dei giorni festivi, quando il cantiere sospende i lavori, i fedeli continuano a pregare per il ritorno del parroco e a contribuire alla raccolta dei fondi per finanziare i restauri. Renato Ranghetti, l’impresario palazzolese che si era aggiudicato l’appalto, in visita al cantiere, spiega: «I lavori proseguono bene, e intanto mi auguro che il parroco possa tornare per vedere la continuazione dei lavori che penso riusciremo a finire per la data fissata. La Parrocchiale è una chiesa bellissima, costruita per resistere e per la mia impresa, che lavora in particolare nel settore del restauro e della riqualificazione è una grande soddisfazione». I palazzolesi che vanno a messa nella chiesa della Madonnina, riqualificata proprio dalla stessa impresa, confermano che dopo il restauro è veramente bella. Nella parrocchiale, scomparsi i calcinacci e le barriere davanti all’altare, il pubblico ha potuto tornare nell’area di fianco all’altare maggiore. Istituita attorno al 1400, l’attuale chiesa fu progettata nel 18esimo secolo dal veneziano Giorgio Massari, completata un secolo dopo con la facciata di Giovanni Donegani. La chiesa, con pianta a croce latina e tre navate illuminate da vetrate e cupole, presenta sull’altare maggiore lo splendido polittico del 1525 di Vincenzo Civerchio, una pala del 1620 di Grazio Cossali e un’ultima cena del 1760 di Pompeo Batoni. Tra gli appuntamenti in cantiere per far conoscere la chiesa e raccogliere fondi è in programma 3 giugno il concerto di San Fedele. Don Gigi Moretti, al quale il vescovo ha chiesto di assumere i compiti di don Paolo, ha spiegato: «Per la parrocchiale abbiamo raccolto più di mezzo milione di euro, oltre la metà dei fondi necessari, ma le difficoltà sono aumentate con la mancanza di don Paolo, per cui continuiamo a pregare». •.

Suggerimenti