IL FOCUS

Ogni giorno cadono in media trentuno saette sul territorio bresciano

Le ultime due tragedie in provincia nel 2006 e nel 2011. Solo lievi ustioni fortunatamente per due giovani folgorati nel 2018 a Castegnato

Ogni giorno sul territorio bresciano cadono in media 31 fulmini. Il monitoraggio copre il periodo da gennaio a dicembre del 2021. Il fenomeno ha fatto registrare un totale di 11.043 saette, un aumento di 2.229 rispetto al 2020, ma un calo rispetto al 2019, quando erano state registrate ben 17.798 scariche elettriche su città e provincia, e al 2018, quando ne erano state contate addirittura 21.304.

L’esempio più... lampante è quello di Bagolino (225 fulmini), Tremosine (275), Gargnano (237) e Lonato (204), da sempre i Comuni più «bersagliati». Sulla città sono cadute 170 saette, 29 in meno rispetto all'anno precedente. Superano quota 100 anche Montichiari (185), Desenzano (169), Vobarno (156), Collio (154), Bovegno (153), Ghedi (147), Toscolano Maderno (142), Valvestino (141), Breno (140), Tignale (134), Pisogne (127), Saviore dell'Adamello (126), Pertica Bassa (125), Lumezzane (118), Corteno Golgi (116), Calvisano (113), Lavenone e Gardone Valtrompia (112), Edolo (110), Borno (107), Magasa e Capovalle (106). Con 2.488 fulmini è la zona della Valcamonica a segnare il primato del fenomeno atmosferico, che normalmente spetta al Garda. Che invece nel 2021 si è fermato a 2.168 saette.La Bassa, nonostante un comprensorio di 58 paesi, ha contato «solo» 2.124 fulmini.

Nessun paese è stato graziato da Zeus: l'anno precedente, invece, Longhena aveva fatto registrare zero fulmini. Leggermente più bassi i numeri registrati in Valsabbia: nel 2021 ne sono caduti 1.861, mentre la Valtrompia ne ha fatti registrare 1.291. Seguono la zona del Sebino Franciacorta con 783 e l'hinterland con 187. In Lombardia il dato nel 2020 si è attestato sui 38.141 fulmini caduti contro i 64.526 del 2019.

La probabilità di essere colpiti da una saetta è di una su 15 milioni

In Italia sono state 287.038 le saette cadute, contro le 462.871 dell'anno precedente. Nonostante le probabilità di essere colpiti da una saetta siano soltanto una su 15 milioni, in Alto Adige in tre anni si sono registrate due tragedie. Prima l’atleta norvegese Silje Fismen, uccisa da un fulmine durante la Südtirol Ultra Skyrace, una gara di corsa in montagna di 121 chilometri a 2.100 metri di quota, sulle montagne tra la Val Sarentino e la Val Passiria. Poi un cuoco in servizio al rifugio Pralongia a Corvara, sempre in provincia di Bolzano. In entrambi i casi, sulla zona si stava abbattendo un forte temporale.

I precedenti nel Bresciano

Nella nostra provincia i numeri parlano di 4 tragedie dal 2000. Le ultime, in ordine di tempo, risalgono al 2006 e al 2011. Nella prima, è il 23 luglio quando la 32enne Silvia Pezzotti rimane folgorata mentre sta effettuando un’escursione in località Crocedomini di Breno. Cinque anni dopo, il 21 maggio la morte arriva dal cielo anche per Giuseppe Armando Pe, 51enne di Solato di Piancamuno, che viene ucciso da un fulmine mentre sale sul Monte Zulino, nella Bergamasca.

É finito con un grosso spavento e fortunatamente lievi ferite l’episodio avvenuto nel settembre del 2018, quando due ragazzi sono rimasti folgorati durante un violento temporale. I due giovani si trovavano al parco di via Lazzaretto e avevano trovato rifugio sotto la tettoia del punto acqua per ripararsi dalla pioggia. Erano appoggiati alla fontana in marmo quando la scarica elettrica ha colpito la tettoia in legno e si è poi diffusa sul resto della struttura. Sono stati i cittadini residenti nei pressi del parco a soccorrere i due feriti, che fortunatamente se la sono cavata con qualche leggera ustione. 

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