Pochi volontari Appello ai giovani da Avis e Aido

L’Aido di Coccaglio ha 50 anni di attività. Ma ora è a corto di volontari
L’Aido di Coccaglio ha 50 anni di attività. Ma ora è a corto di volontari
L’Aido di Coccaglio ha 50 anni di attività. Ma ora è a corto di volontari
L’Aido di Coccaglio ha 50 anni di attività. Ma ora è a corto di volontari

Giovedi nella Sala delle firme della Casa della solidarietà «Vita per Vita» di Coccaglio, l’Aido, che quest’anno ha festeggiato i 50 anni di attività, ha organizzato una serata molto bella, con la consegna della Costituzione ai 18enni del paese per chiudersi con l’esibizione di Riccardo Cancelli al clarinetto e Andrea Galicani, reduci dai successi in Rai. Infine c’è stata la distribuzione di materiale informativo sul volontariato. Soprattutto su questo punto è emerso un problema: la crisi del volontariato. Mancano persone non tanto come donatori, ma per dedicarsi alle tante necessità della vita organizzativa dell’associazione. Problema che riguarda non solo l’Aido. Per parlare della crisi del volontariato a Coccaglio c’erano, oltre all’associazione dei donatori di organi, anche volontari del Soccorso e Avis, per un incontro introdotto dai presidenti Lino Lovo, Franco Piceni, Elena Bariselli, Vittoria Mensi, presidente provinciale Aido. Lovo, ricordando che la proposta di legge depositata da Alfredo Bazoli in Parlamento nel 2017, per cui il 2 giugno, Festa della Repubblica, i sindaci consegnassero la Costituzione ai diciottenni, non è ancora stata approvata, ha introdotto il dibattito con Michele Barbaro, Vincenzo Filisetti, Monica Lupatini, Paolo Bontempi, coccagliesi impegnati nel volontariato. Tutti anno evidenziato le difficoltà, dall’eccesso di burocrazia, all’innalzamento dell’età pensionabile, che riduce la platea dei volontari. Questi problemi, oltre al consumismo sfrenato, alle ambizioni personali, e all’elevato numero di stranieri (per la cui integrazione sociale non si fa poi molto), non faciliterebbero l’incremento e nuovi arrivi di volontari. I relatori, ribadendo che le cause sono molteplici, hanno osservato che la soluzione non solo non è facile da trovare essendo molte le cause delle difficoltà: hanno proposto di rivolgere un invito a chi gestisce le diverse associazioni di volontariato «a non mollare, nonostante tutto». «Stiamo correndo il rischio - è stata la conclusione - di perdere un patrimonio culturale di solidarietà importante, assicurato a costo zero per milioni di Italiani». Concluso l’incontro, Aido e Avis hanno distribuito a tutti i giovani presenti materiale informativo delle due associazioni con l’invito ad aderire. •. G.C.C.

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