SICUREZZA E TERRITORIO

Protezione civile alle manovre sul Sebino: schierati oltre 2 mila «angeli»

di Alessandro Romele
Pronti ad ogni evenienza:  i gruppi si sono esercitati anche sul lago, con base a Sale, nel soccorso in acqua
Pronti ad ogni evenienza: i gruppi si sono esercitati anche sul lago, con base a Sale, nel soccorso in acqua
Pronti ad ogni evenienza:  i gruppi si sono esercitati anche sul lago, con base a Sale, nel soccorso in acqua
Pronti ad ogni evenienza: i gruppi si sono esercitati anche sul lago, con base a Sale, nel soccorso in acqua

Duemila volontari stanno dando vita, in questo fine settimana, alla grande esercitazione di Protezione Civile organizzata dalla provincia di Brescia e dal Centro di coordinamento del volontariato: uomini e donne chiamati a perfezionare le tecniche di intervento, a studiarne e approfondirne di nuove, a coordinarsi con gli altri gruppi e soprattutto a innalzare la qualità dei servizi che la Protezione civile offre. Diversi scenari sono stati allestiti in questi due giorni: il campo base con la segreteria, è stato organizzato a Gussago, al centro sportivo, da dove partono gli ordini e le segnalazioni per gli scenari secondari. A Sale Marsino, davanti al porto commerciale, è stato invece promosso lo scenario relativo al soccorso in acqua, in cui i sommozzatori hanno potuto utilizzare e conoscere le attrezzature per la ricerca in profondità.

A Pisogne, su due diversi contesti hanno operato i gruppi cinofili: al campo macerie in località Minime del Gruppo soccorso sebino, cani e conduttori hanno operato nella ricerca di persone disperse (da calamità naturali e crolli) mentre in collina, in zona Dossello, le unità cinofile hanno imbastito le operazioni di ricerca tra i boschi. Il rischio idrogeologico è stato messo sotto la lente di ingrandimento sul territorio di Orzinuovi, mentre l'antincendio boschivo ha trovato posto sulle montagne di Paratico, Erbusco e Cortefranca. Infine, la Comunità montana del Sebino bresciano di Sale Marasino ha messo a disposizione i locali per la centrale operativa e i ponti radio, per garantire la comunicazione tra i diversi scenari. «Siamo in tanti - ha confermato Davide Salvi, segretario del Centro di coordinamento del volontariato – e questo è davvero un ottimo risultato. C'era una gran voglia di ritrovarsi e di lavorare insieme: dopo due anni di emergenza, in cui quasi ogni gruppo ha lavorato bene, ma senza mettersi in contatto con altri, questa esercitazione cade a proposito». «Serviva ripartire dalla formazione e dal confronto – ha continuato Salvi – che sono mancate in questo lungo periodo. Abbiamo vissuto due anni intensi, e non abbiamo mai avuto il tempo di incontrarci e di condividere esperienze e valutazioni. Sono due giorni importantissimi, sotto questo punto di vista».

Aggiornamenti, formazione, studio: un lungo week end che ha visto anche alcuni volontari partecipare a corsi di specializzazione, organizzati dal Cvv: «Serve mantenere alta la qualità e serve essere pronti qualora si presentasse l'emergenza – ha concluso Salvi –: noi bresciani abbiamo, in questo senso, qualcosa in più. Lavoriamo come i professionisti, pur senza la pretesa di esserlo: riteniamo doveroso, in ogni settore, mettere tutti noi stessi, perchè prima di tutto viene la sicurezza dei cittadini e del territorio». Questa mattina si ricomincia: le attività termineranno prima di mezzogiorno. Seguiranno i briefing tra i i gruppi, per fare il punto sull'esercitazione e valutare le eventuali criticità emerse. •.

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