Grosse novità per la sicurezza sul lago d’Iseo. Dalla prossima estate sul Sebino opererà anche una navetta della Guardia di Finanza, oltre a quella dei carabinieri - con le stazioni nei porti di Iseo e Predore - alla pilotina della Polizia provinciale, alle imbarcazioni del 118 a Carzano e nel Basso Sebino e quella dei Vigili del fuoco. Una vera e propria «flotta», che si rinforza a porre fine all’epoca in cui i mezzi nautici di controllo e di soccorso erano scarsi «UN’ARMA in più per garantire la tranquillità di bagnanti, natanti e più in generale di chi usufruisce delle strutture balneari e delle spiagge – ha spiegato Alessio Rinaldi, sindaco di Marone-: più si è, e meglio sarà per tutti. Il protocollo d’intesa dovrà coordinare le forze in campo e gestirle al meglio. Vorrei ricordare che il territorio di Marone ha il triste primato di morti nel lago, 8 negli ultimi 4 anni». Non è ancora stata fornita una data per l’attivazione della motovedetta della Guardia di Finanza: quello che c’è di certo è che sono state trovate le risorse per farlo. Il protocollo verrà firmato al più presto da tutte le parti in causa. IN PREFETTURA, intanto, è stato attivato un «Tavolo» che ha visto protagonisti, oltre al prefetto di Brescia Annunziato Vardè, anche i sindaci della sponda bresciana, l’Autorità di bacino e i referenti per le forze dell’ordine, dei Vigili del fuoco, della Guardia di finanza, della Guardia costiera e dell’Areu che gestisce le situazioni di soccorso. Si è parlato, in modo particolare, di prevenzione e di coordinamento: l’obiettivo infatti è quello di dare vita proprio a uno speciale Protocollo d’intesa, per coordinare al meglio le forze in campo nel sistema di sicurezza. «Dopo i tragici episodi dell’estate scorsa - ha commentato Alessio Rinaldi - con tre persone annegate nel lago, due delle quali a Marone, si è deciso di stipulare un patto per la sicurezza. Servono infatti azioni e iniziative per evitare i rischi e le situazioni di criticità». IL TAVOLO sarà coordinato dalla Prefettura ma, come sottolineato da Paola Pezzotti, nella duplice veste di sindaco di Sulzano e presidente della Comunità montana sebina e sindaco di Sulzano, «il tutto è nato da una nostra richiesta. Adesso è necessario fare sistema e lavorare per migliorare in vista della stagione che presumibilmente porterà nel nostro territorio migliaia di turisti e visitatori. Verranno certamente coinvolti nel progetto tutti gli enti e le associazioni di volontariato che operano sull’area sebina. Il modello da seguire potrebbe essere quello vigente sul lago di Garda». • © RIPRODUZIONE RISERVATA