Acquedotto comunale fuori uso a Paspardo dopo lo smottamento franoso avvenuto, in località Fontanine, nella tarda serata di venerdì scorso. Il sindaco domenica 5 novembre ha emesso un'ordinanza con il divieto assoluto di utilizzo dell'acqua per consumo alimentare fino a nuovo ordine.
La dinamica
Il peso della frana è finito sull’acquedotto che serve l’intero paese, tranciando i cavi della corrente. Le vasche d’accumulo dell’acqua potabile non hanno così più avuto l’energia per pompare e distribuire nella rete con il risultato che nei rubinetti di casa arriva solo un filo d'acqua. Avvisata l'Enel si attende che i tecnici risolvano il problema.
Il maltempo si attenua
La domenica di sole non si è tradotta automaticamente in assenza di interventi dovuti al maltempo in diverse aree della provincia. Sicuramente ha rappresentato il primo di alcuni giorni, secondo le previsioni meteo, in cui pioggia e vento daranno tregua dopo che acqua e fango hanno lasciato il segno in diverse zone. Ma si tratterebbe di una tregua: dopo metà settimana possibili nuovi rovesci.
In Valgobbia
In ordine cronologico, la situazione più delicata è quella che si è verificata nella notte di sabato 4 novembre, intorno alle 5, a Lumezzane, in via Umberto Gnutti, dove sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento del centro valgobbino. Si è staccata una roccia e i proprietari dell'abitazione hanno sentito il rumore provocato dal distacco. È successo in un'area in cui nella primavera scorsa c'era già stato un piccolo intervento, per evitare che si staccasse e precipitasse materiale roccioso. Quello che si è staccato è un grosso masso che è andato a sbattere contro la palizzata e l'ha divelta completamente, rompendola. Il masso è stato però fermato. Nel caseggiato, fatto da quattro appartamenti, di proprietà del Comune, vivono quattro famiglie che sono state fatte uscire in via precauzionale fino a un sopralluogo completo dell'area. Nel pomeriggio di domenica 5 novembre erano state fatte rientrare le due famiglie del pianoterra mentre non erano rientrate quelle del primo piano, ritenute maggiormente esposte a un eventuale altro cedimento del terreno. Chi non è rientrato è andato a casa di parenti e già domenica è intervenuto un geologo per una valutazione della situazione, ma la folta vegetazione ha reso tutto più difficile. Mentre oggi, lunedì 6 novembre, interverrà un'azienda che provvederà al disboscamento, alla pulizia del verde e poi per il geologo sarà più semplice procedere ad accertamenti e stabilire se anche le altre due famiglie possono rientrare. Ma, sempre questa mattina è previsto l'intervento di una ditta che provvederà a frantumare il masso e la parete verrà messa in sicurezza con delle reti. Sul posto ieri, sia il sindaco Josehf Facchini che l'assessore ai lavori pubblici Claudio Gnutti. Da parte dell'amministrazione comunale il «ringraziamento ai vigili del fuoco che sono stati i primi a intervenire, impegnati in questi giorni con la protezione civile»
Disagi ovunque
Ma i problemi e i disagi hanno caratterizzato anche altre zone della provincia. È il caso della galleria Seriola, in territorio di Villanuova sul Clisi, lungo la 45 ter, che domenica è rimasta chiusa dalla mattinata alle 17 circa, per un allagamento. Problemi derivanti da infiltrazioni idriche si sono verificati poi nelle zone di Desenzano, Sirmione e Calcinato e dove sono intervenuti i vigili del fuoco. E servirà altro tempo per la messa in sicurezza della provinciale 88, a Paspardo, nel tratto su cui si è riversata una grande quantità di fango. Così non resta che confidare nei prossimi giorni, che dovrebbero essere caratterizzati dal beltempo per poter procedere ai lavori di messa in sicurezza nelle zone martoriate.