Mobilità a impatto zero Arrivano le colonnine per la ricarica facile

di D.BEN.
Artogne sarà dotato di colonnine per la ricarica elettrica
Artogne sarà dotato di colonnine per la ricarica elettrica
Artogne sarà dotato di colonnine per la ricarica elettrica
Artogne sarà dotato di colonnine per la ricarica elettrica

«Mobilità urbana elettrica, presupposto per la sostenibilità ambientale e per la riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico». È uno slogan ma anche un’azione concreta, perché all’insegna di queste parole l’amministrazione comunale di Artogne ha dato il via a un programma di incentivazione all’uso di veicoli a emissioni zero. Un programma da attuare con «A2A Energy solution», la società con la quale ha stilato un accordo per l’installazione di alcune stazioni di ricarica sul territorio comunale. LE COLONNINE, si spera, stimoleranno i cittadini a superare i timori verso le auto elettriche grazie appunto alla possibilità di «fare il pieno» sotto casa o quasi. La loro mancanza ha fatto finora da deterrente all’acquisto di vetture ecologiche, ma adesso si cambia. L’installazione delle centraline di alimentazione con gestione da remoto sarà interamente a carico di A2A; al Comune toccherà solo scegliere la localizzazione e mettere a disposizione il terreno necessario. Dove arriveranno? I punti devono ancora essere definiti, ma sono previsti sia nel capoluogo, sia nella stazione turistica di Montecampione. Proprio a Montecampione, sul territorio di competenza a ridosso del laghetto, il Comune di Piancamuno ha già messo all’opera una propria colonnina di ricarica inaugurata a metà luglio. Presto sarà quindi la volta di Artogne, che sta individuando alcune aree nelle vicinanze dell’hotel Montecampione, oltre che nel capoluogo e nei dintorni del municipio. LA DURATA dell’accordo con A2A è fissata in dieci anni, con la possibilità di un rinnovo sulla base alla valutazione dei risultati raggiunti. L’augurio è quindi che in questo arco di tempo possa prendere piede la scelta di affidarsi sempre più ai veicoli ecologici, accogliendo le indicazioni europee che nel 2011 hanno definito la «tabella di marcia verso uno spazio unico dei trasporti per lo sviluppo di sistemi di mobilità sostenibile» per tagliare le emissioni e i gas serra e tutelare davvero la salute delle persone e quella dell’ambiente naturale.

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