Politica, inizia il Faustinelli bis e l’opposizione fa subito muro

Il palazzo comunale di Ponte di Legno ha ospitato un Consiglio d’esordio all’insegna dello scontro
Il palazzo comunale di Ponte di Legno ha ospitato un Consiglio d’esordio all’insegna dello scontro
Il palazzo comunale di Ponte di Legno ha ospitato un Consiglio d’esordio all’insegna dello scontro
Il palazzo comunale di Ponte di Legno ha ospitato un Consiglio d’esordio all’insegna dello scontro

La buona notizia per Ponte di Legno è data dal fatto che l’inizio del secondo mandato del sindaco Ivan Faustinelli ha sancito il ritorno ufficiale della minoranza in consiglio comunale: un elemento positivo per la democrazia e il confronto. Peccato che proprio il confronto sia iniziato all’insegna delle scintille. Subito dopo il giuramento sono iniziati i primi fuochi (attesi perché annunciati in campagna elettorale) tra i due schieramenti. Alla mano tesa dal primo cittadino - «lanciamo un appello alla collaborazione» - ha prontamente replicato il neo capogruppo di «Partecipare per cambiare», Mario Rizzi, rispondendo «saremo pronti a dare il nostro contributo quando ci farete delle proposte condivisibili». Insomma, al debutto della nuova amministrazione nell’aula consiliare si è respirata l’aria dei tempi andati, quando proprio Rizzi era spesso protagonista di vivaci scambi di opinioni sui più disparati argomenti con gli avversari di turno: prima Mario Bezzi e successivamente Aurelia Sandrini. E se queste sono le premesse, c’è da star certi che lo «spettacolo» in consiglio sarà assicurato per i prossimi cinque anni. Tornando alla cerimonia di insediamento, Faustinelli ha presentato i suoi più stretti collaboratori: il suo braccio destro Aurelio Pedretti (lo era anche nella precedente consiliatura, ma stavolta opererà da esterno, perché ha preferito lasciare spazio a un giovane) e Ferdinando Moreschi (97 preferenze ottenute, solo Andrea Zampatti con 113 ha fatto meglio), mentre Laura Sajeva, con 94 si è piazzata al terzo posto della classifica dei consensi, ed è stata ripagata con la nomina a capogruppo di «Dalignesi a favore». I nomi dei delegati negli enti comprensoriali e nelle realtà partecipate dal Comune verranno comunicati prossimamente. La giunta sarà affiancata dai pro sindaci, uno per frazione, le cui identità erano già state svelate ai cittadini al momento della presentazione della compagine vincente. «Siamo disponibili a coinvolgerli in commissioni e in tutti i gruppi di lavoro che avvieremo a breve per le scelte operative che saremo chiamati a fare nei prossimi anni», ha spiegato il sindaco al termine della seduta riferendosi ai tre consiglieri di opposizione. Ma come detto l’invito è stato per ora seccamente respinto dalla minoranza rappresentata dal candidato sindaco Ferruccio Bulferetti, da Rizzi e da Eleonora Zanoletti. Intanto, Bulferetti ha deciso di fare un passo indietro lasciando il ruolo di guida del gruppo all’amico Rizzi. «In primo luogo abbiamo contestato le nomine dei pro sindaci e del vice perché non sono stati eletti dalla gente - ha riassunto il capogruppo in conclusione del dibattito -: a nostro modo di vedere solo chi riceve il consenso popolare può sedere in consiglio. Quanto all’appello a condividere le scelte, allo stato dei fatti riteniamo di non poterlo accogliere: saremo per il sì quando ci faranno proposte serie. Intanto ci poniamo sul fronte opposto e quando non saremo d’accordo su certe decisioni, motiveremo chiaramente e convintamente la nostra contrarietà».•. L.Febb

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