Sicurezza, ecco la Funsciù anti terrorismo

di Domenico Benzoni
Una immagine di repertorio degli addobbi della Funsciù
Una immagine di repertorio degli addobbi della Funsciù
Una immagine di repertorio degli addobbi della Funsciù
Una immagine di repertorio degli addobbi della Funsciù

Fiori di carta, luminarie, addobbi e festoni. Quando si pensa alla «Funsciù», alle Feste decennali della Madonna del Monte di Gianico on programma a maggio, il pensiero corre a queste immagini; a ciò che appare all’occhio del visitatore devoto e del turista che si immerge in questa tradizione secolare. Ma dietro a tutto questo c’è tanto altro. C’è un lungo lavoro di preparazione e c’è una serie di impegni spesso sconosciuti ai più, ma ben presenti a chi sta cercando di fare della festa un momento memorabile. Impegni e costi che pesano nella mente e sul portafoglio di privati e pubblico. L’AFFLUSSO di decine di migliaia di persone al giorno comporta problemi di sicurezza che fino a un paio di decenni fa erano impensabili. Stavolta, per effetto delle nuove norme anti attentati, bisognerà controllare tutti gli accessi stradali al paese, con posti presidiati dalle forze dell’ordine. Poi c’è la normativa sugli impianti elettrici lungo le viuzze del centro storico costellate di luci, con le relative dichiarazioni di conformità. È richiesta la predisposizione di un piano di assistenza sanitaria, di evacuazione, antincendio: ambulanze pronte a intervenire, presidio medico, colonnine lungo la rete idrica per l’attacco dei manicotti dei vigili del fuoco oppure estintori pronti all’uso ogni circa trenta metri. E non si può dimenticare la presenza costante di operatori della protezione civile, che giorno e notte garantiranno la la sicurezza di persone e cose. A Gianico ricordano ancora la sparizione notturna di cestini con fiori e di qualche salame. Sì, perché un paio di Decennali fa c’era stato chi sulle arcate addobbate aveva voluto appendere insieme alle luminarie anche alcuni insaccati. E di notte la gola di qualcuno aveva provveduto. Poi c’è il problema dei trasporti: si studia il territorio per individuare i flussi e le aree di parcheggio perimetrali al paese, per gestire al meglio il traffico veicolare e i viaggi delle navette. Di certo saranno coinvolti i Comuni vicini di Artogne e Darfo Boario, perché appena oltre la provinciale che corre sul fondovalle, Gianico è destinato a trasformarsi in un’isola pedonale. Alpini, vigili del fuoco, protezione civile, forze dell’ordine, sanitari e volontari faranno parte di un’orchestra da coordinare e far funzionare al meglio. È a tutti loro che va il pensiero del Comitato organizzatore; perché la celebrazione dipende anche da queste persone che da dietro le quinte garantiranno il buon esito della Funsciù. •

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