Viva i volontari Gli Amici di Micio uniti per l’Andos

Piamborno Gli Amici di Micio col simbolico assegno per l’Andos
Piamborno Gli Amici di Micio col simbolico assegno per l’Andos
Piamborno Gli Amici di Micio col simbolico assegno per l’Andos
Piamborno Gli Amici di Micio col simbolico assegno per l’Andos

Il risultato finale, una risorsa destinata a sostenere un progetto umanitario ancora più importante, è stato rappresentato da un assegno gigante, almeno quanto il cuore degli «Amici di Micio»: i volontari che durante la fiera dei fiori di Piamborno si sono dati da fare accogliendo i visitatori con una finalità preziosa. Hanno lavorato sodo per raccogliere soldi in favore della sezione camuno-sebina dell’Andos, l’Associazione delle donne operate al seno. Per riuscirci hanno riaperto il vecchio «Sterlin bar» di via Nazionale e ne hanno fatto una sorta di osteria aperta da mattina a sera. «Ci siamo divertiti a servire i nostri ospiti - ha raccontato Alfredo Caretta, uno degli amici di Micio - e lo abbiamo fatto per colazioni, aperitivi, pranzi e cene. Avevamo un bellissimo obiettivo da raggiungere e non è stato né difficile né faticoso improvvisarsi baristi e camerieri». Gli amici di Micio sono apparsi sulla scena associativa negli anni Ottanta, e al contrario di tanti altri gruppi non si sono mai sciolti, trovando sempre un buon motivo per stare insieme. Per l’occasione hanno coinvolto i giovani del paese e trasmesso loro il valore della solidarietà, si sono divertiti facendo del bene e hanno divertito improvvisandosi tra i tavoli di un bar ristorante durato il tempo della fiera. Andrà invece molto oltre il valore di quello che hanno raccolto, perché il denaro finanzierà il nuovo progetto dell’Andos in favore dell’ospedale di Esine. «Prima di acquistare macchinari che sono anche molto costosi - spiega la presidente Fulvia Glisenti -, chiediamo sempre ai medici cosa può servire al nostro ospedale. Questa volta andremo a sostituire la sonda che ricerca il linfonodo sentinella perché quella che abbiamo donato ormai vent’anni fa è obsoleta». Così, i cinquemila euro frutto del temporary bar ristorante degli amici di Micio sono già destinati: «Dobbiamo ringraziare Fulvia - ha chiuso Caretta -, ma anche chi ci ha messo a disposizione il locale e chi è venuto a trovarci e ha sposato la nostra bellissima causa».•. C.Ven.

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