Spazi ridottissimi Le case popolari restano un sogno

La situazione davvero «magra» era già implicitamente annunciata, ma con la pubblicazione del bando la situazione degli alloggi popolari disponibili in Valsabbia è emersa in tutta la sua tristezza: in questo momento sono solo 6 le unità disponibili come alloggi Sap (Servizi abitativi pubblici) in tutto l’Ambito 12 (della Valsabbia, appunto), un territorio che interessa 27 municipi da Gavardo (capofila) a Serle a Bagolino passando per i paesi più grandi, Prevalle, Villanuova, Vestone e Vobarno. L’elenco è stato pubblicato ieri con l’apertura appunto del nuovo bando per l’assegnazione degli alloggi: si potrà presentare domanda fino al 30 giugno. Gli aappartamenti disponibili sono tutti di proprietà dell’Aler, l’Azienda regionale per l’edilizia residenziale, e due di questi hanno tra gli 80 e i 90 metri quadri di superficie, a Pertica Bassa e Vestone, un altro a Vestone da 69 metri, due a Gavardo entrambi da 63 e un ultimo spazio a Vobarno da poco più di 50 metri quadri. Le famiglie interessate possono presentare domanda per un alloggio localizzato nel Comune di residenza del richiedente o nel Comune in cui il richiedente lavora, oppure in un altro municipio appartenente all’Ambito. Nella richiesta è possibile indicare fino a un massimo di due unità abitative, e il tutto va presentato esclusivamente in modalità digitale utilizzando la piattaforma informatica regionale raggiungibile al link serviziabitativi.servizirl.it: è necessario avere lo Spid, un Isee in corso di validità, acquistare una marca da bollo da 16 euro (o avere una carta di credito) e presentare i dati anagrafici di tutti i componenti del nucleo familiare. Tutti i Comuni dell’Ambito, oltre all’Aler di Brescia, mettono a disposizione i propri uffici per ricevere supporto nella compilazione della domanda. A fronte dei 23 alloggi che presumibilmente si sarebbero resi disponibili quest’anno, come indicato nel Piano dell’offerta abitativa approvato solo poche settimane fa, a oggi ce ne sono soltanto 6. Il bando in corso è però un primo avviso e non si esclude che nel tempo si liberino ulteriori residenze. Comunque vada, l’emergenza abitativa rimane: tante famiglie in cerca di una casa popolare, pochi alloggi disponibili.•. Al.Gat.

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