Trasporti e disagi Il nodo studenti lega due province

A Bagolino  c’è un nodo trasporti da sciogliere
A Bagolino c’è un nodo trasporti da sciogliere
A Bagolino  c’è un nodo trasporti da sciogliere
A Bagolino c’è un nodo trasporti da sciogliere

C’è un problema di trasporti adeguati aperto sul confine tra le province di Brescia e Trento, e dopo il coinvolgimento dei trentini il problema è passato agli uffici competenti bresciani. Al centro dell’attenzione i disagi dei 50 studenti che ogni mattina da Bagolino raggiungono Tione per andare a scuola. Il loro caso è stato sollevato dal consigliere provinciale trentino dei Cinque Stelle Alex Marini, che da mesi sta chiedendo al suo ente un intervento per migliorare il servizio autobus. In sintesi, i ragazzi bagossi che raggiungono Tione per frequentare scuole superiori e professionali come l’Istituto «Lorenzo Guetti», il Cfp Università popolare trentina e il Centro di formazione professionale Enaip, affrontano tempi di percorrenza a dir poco pesanti: all’andata partono da Bagolino alle 6,10, e scendono a Ponte Caffaro dove attendono mezz’ora (al freddo in inverno) la coincidenza con il pullman della Trentino trasporti che arriva a Tione alle 7,30. Stessa trafila al ritorno. Dopo l’interrogazione di Marini, la Provincia di Trento aveva risposto che «la soluzione al problema di trasporto indicato può essere valutata solo dall’Agenzia del trasporto pubblico di Brescia, che è stata invitata a procedere con le verifiche di competenza». Per una volta i trentini si sono presi a cuore la situazione dei bresciani, e adesso da questa parte del confine arrivano i primi segnali di interessamento. A occuparsi del caso è Roberto Bondio, nuovo consigliere delegato dell’Agenzia del Tpl di Brescia che, sentito Marini, ha proposto alcune soluzioni fra cui quella di un collegamento diretto fra Bagolino e Tione di Trento. Comunque, «per poter intervenire in modo incisivo sulle criticità emerse nei collegamenti tra i due bacini si ritiene necessario un accordo fra la Provincia autonoma di Trento e l’Agenzia del Tpl di Brescia», dice Bondio. Insomma: la gestione del problema deve essere necessariamente condivisa.•. M.Rov.

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