Aveva 93 anni

Addio a Piero Angela. Il suo ultimo messaggio: «Mi spiace non essere più con voi, ma anche la natura ha i suoi ritmi»

Addio a Piero Angela

Addio a Piero Angela. Si è spento a 93 anni il giornalista e divulgatore scientifico più amato della televisione italiana. Lo ha annunciato il figlio Alberto, con un semplice post su Facebook: «Buon viaggio, papà». Frase accompagnata dall'immagine del «padre» di Quark, programma di informazione ed educazione di grandissimo successo creato agli inizi degli anni Ottanta.

Nei giorni scorsi Piero Angela, decano della Rai, ha voluto lasciare al sito Internet del suo programma SuperQuark l’ultimo messaggio di saluto ai telespettatori. «Cari amici - ha scritto - mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia».

A Brescia intervenne più di una volta: le istituzioni di città e provincia tributarono grandi riconoscimenti ai suoi meriti a favore di una crescita della cultura scientifica in Italia: nella sala dei Giudici di Palazzo Loggia ricevette la Vittoria Alata, simbolo della città, dal sindaco di Brescia Emilio Del Bono in occasione dell'Olivetti Day, il 15 ottobre 2015 al Teatro Grande, evento che aveva l'obiettivo di diffondere la cultura del lavoro e dell'innovazione tecnologica. Piero Angela ricevette inoltre l’ottava edizione Premio del Vittoriale di Gardone Riviera la cui Fondazione è presieduta da Giordano Bruno Guerri.

«È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio».

(Brescia: Piero Angela alla cerimonia per la consegna dei diplomi della Digital Universitas nel salone Vanvitelliano di palazzo Loggia, 2016)

UNA VITA TRA CONOSCIENZA E TV. Nato a Torino nel 1928, Piero Angela aveva iniziato la sua carriera giornalistica in Rai come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e conduttore del tg. La sua grande popolarità è legata ai suoi programmi di divulgazione scientifica, da Quark a Superquark per citare i più importanti, con i quali ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica.

Piero Angela ha scritto anche diversi libri, sempre di carattere divulgativo: Nel cosmo alla ricerca della vita (1980); La macchina per pensare (1983); Oceani (1991); La sfida del secolo (2006); Perchè dobbiamo fare più figli (con L. Pinna, 2008); A cosa serve la politica? (2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell’universo (2015); Gli occhi della Gioconda (2016). Nel 2017 ha pubblicato il libro autobiografico Il mio lungo viaggio.

Nel 2004 è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2021 del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

(Vittoria Alata in Loggia, Piero Angela premiato dal sindaco Emilio Del Bono. Brescia 15 ottobre 2015. Ph Fotolive Valentina Renna)

IL CORDOGLIO. «Ci lascia Piero Angela, un vero fuoriclasse della divulgazione scientifica. Abbiamo imparato ad amare la scienza grazie ai suoi programmi tv che sapevano parlare davvero a tutti. Ci mancheranno tantissimo la sua intelligenza, la sua cultura, la sua gentilezza». Lo scrive su Twitter il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

«Un grande divulgatore, un uomo di scienza e di cultura che, sfruttando le possibilità del servizio pubblico televisivo, ha permesso a intere generazioni di italiani di avvicinarsi alla scienza e comprenderne i segreti. Un grande italiano, un uomo elegante e rigoroso capace di trasmettere il piacere della scoperta e della conoscenza. Mi stringo al dolore del figlio Alberto e di tutta la famiglia in questa triste giornata». Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, rende omaggio a Piero Angela.

(Brescia, neodiplomati alla Digital Universitas con Gianfausto Ferrari e Piero Angela (al centro), nel salone Vanvitelliano di palazzo Loggia nel 2016)

(Giordano Bruno Guerri consegna a Piero Angela il Premio Vittoriale: il cavallo blu di Mimmo Paladino)

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