Appello sull’arte di Saleri Una mostra a novembre

Rigoglio di primavera a Lavone in Val Trompia Autoritratto di Gabriele Saleri

Gli amici di sempre raccontano come, nella sua vita, abbia dipinto 15mila quadri., Tela più, tela meno., «Iniziò a 6-7 anni, vinceva concorsi, trasmetteva sentimenti con l'arte., Era molto metodico, lavorava mattina e pomeriggio., Negli ultimi tempi anche sabato e domenica, e pure in vacanza., In spiaggia si formavano dei capannelli di persone dietro di lui: lo osservavano e magari si facevano regalare un'opera» il ricordo della figlia Annalisa., COMPLETO: il primo aggettivo che viene in mente pensando a Gabriele Saleri, pittore bresciano scomparso nel 2014., Disinvolto il giusto, abile tanto da muoversi tra richiami esotici da orientalista, autoritratti, tradizione naturalistica bresciana, elogi della fanciullezza, nature morte e molto altro., La Fondazione Dolci gli dedicherà la 21esima edizione della sua monografia annuale consacrata agli artisti nostrani, accompagnata da una mostra antologica che, come sempre, sarà ospitata a palazzo Martinengo Cesaresco, in città.

Per prepararsi c'è tempo: la rassegna inaugura al pubblico sabato 17 novembre, per essere quindi visibile sino a domenica 9 dicembre (tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19)., Intanto, però, è iniziata la chiamata alle armi., O, meglio, ai quadri: Eugenio Busi ed Ermes Pasini, presidente e consigliere di Città Dolci, invitano tutti coloro che sono in possesso di opere e documentazione utili a mettersi in contatto con la Fondazione al numero di telefono 328 8373014., L'obiettivo è quello di infoltire la buona base di partenza e costruire un corposo percorso di almeno 200 opere, capace di restituire l'immagine di un animo curioso che, a distanza di anni, mantiene intatto il suo fascino pacato, spesso estraneo agli stravolgimenti del mondo circostante., Nato a Bagnolo Mella il 30 ottobre 1927, Saleri cresce e si perfeziona alla scuola di maestri come Giuseppe Mozzoni, Emilio Pasini ed Emilio Rizzi., Solo i primi passaggi di una lunga carriera in cui, come ricorda il docente della Cattolica Luciano Anelli, «affrontò con disinvoltura vari campi, diventando però commovente nei ritratti dei bambini e nelle nature morte»., L'ultima antologica risale al novembre 2012, nel Museo di Santa Giulia., Stavolta si sposterà di pochi passi, al vicino Martinengo., «Una festa bresciana e una grande opportunità» chiudono Pier Luigi Mottinelli e Nicoletta Bontempi, presidenti di Provincia e Fondazione Provincia di Brescia Eventi., •

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