Con i «Canti Neri» la poesia si fa visione

Canti Neri: proiezioni in 16 mm e diapositive dalla rielaborazione di pellicole girate nella Somalia dei ’60

La memoria del Novecento scorre sulla pellicola attraverso immagini impresse da montare e rimontare perché, come scrive Jacques Aumont, «il passato è un fantasma che minaccia il presente e gli offre il proprio corpo, quel corpo di cui il cinema ha sistematicamente organizzato la scomparsa»., Una memoria che sembra riaffiorare nella mostra «Canti Neri» di Tiziano Doria e Samira Guadagnuolo, che inaugurerà domani alle 18.30 allo Spazio Contemporanea di Corsetto Sant'Agata 22 e che sarà visitabile fino al 23 febbraio., Curata da Gloria Pasotti, l'esposizione mostrerà una serie di proiezioni 16 mm e diapositive 35 mm per un racconto della Somalia degli anni '60 attraverso materiale originale e inedito., Grazie alla rievocazione del found footage privato, «Canti Neri» è una rievocazione poetica di una memoria personale e collettiva che seziona, decompone e rimonta lo spazio presente in un tempo senza confini., «La storia familiare di Samira si è svolta in Somalia» spiega Tiziano Doria., «È una memoria sociale e collettiva legata alla storia di un paese e, ancora più indietro, è una memoria poetica»., Tra pastori nomadi, boscaglie intricate, guerre e incursioni, l'infanzia ancestrale diventa visione., «Ci siamo concentrati su alcuni fotogrammi e ci siamo accostati in maniera nuova - spiega l'artista -.

Abbiamo posto l’attenzione su particolari sfuggiti all’operatore, soffermandoci sul periferico dell’immagine, tagliandone dei dettagli e reiterandoli in secondi rallentati»., Una ricerca che guarda al potenziale dell'archivio che ritrova luce, nel solco di personalità come Yervant Gianikian e Bill Morrison., «Nel mio lavoro fotografia e film convergono., Quando ho iniziato mi sono accostato alla fotografia con un intento analitico, mentre in seguito ho iniziato un percorso che mi ha condotto a raccogliere le storie a cui ero interessato»., Grazie all'operazione di Doria e Guadagnuolo si plasmerà dunque negli occhi del visitatore di Spazio Contemporanea l'immagine di una Somalia sognante e immaginifica., «Non credo possano convivere etnografia e approccio artistico - dice Doria -., Il materiale al quale ci riferiamo non ha un intento scientifico ma privato., Guarda alla poetica»., •

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