MOSTRA/1

La mitologia esotica di Müller

Richard Müller: «Messaggi d'amore» del 1921

Un delicato pastello su cartone del 1920, che raffigura un nudo di donna duplicato e rilassato, apre l'invito a visitare la mostra dell'artista tedesco Richard Müller (1874-1954) alla Galleria dell'Incisione, un artista essenziale e di scuola, elegante e precursore del Surrealismo, attratto da piccoli e grandi animali inconsueti e inquietanti attraverso una mitologia esotica, trasformata in disegni a matita e opere calcografiche., Emergono fra tutti i marabù, seguiti da altre bestie oniriche: armadilli, formichieri, scimmie beffarde, camaleonti, aragoste, in una straordinaria allegoria, animali che l'artista poteva allora osservare prigionieri nel giardino zoologico di Dresda, città dove insegnava anche a illustri allievi, come Otto Dix e George Grosz.
Ma non è solo questo Richard Müller, straordinario incisore, poiché il suo interesse si volgeva a ritratti, soprattutto di personaggi anziani o vecchi, le cui rughe rivelano lo scorrere del tempo e la notevole capacità tecnica dell'artista, straordinariamente classica con accenni di sicuro naturalismo., Importante, poi, l'anno 1918, che segna l'ultimo scorcio della prima guerra mondiale, un anno di svolta in cui compare nei suoi disegni l'ombra della Morte.,
Onirismo e metafisica emergono in altri disegni, che raffigurano corpi rilassati di donna, assonnata su un'amaca, che comunica con uno strano camaleonte.

L'eleganza asciutta della grafica secessionista, il gusto decorativo e la fascinazione dell'esotico si impadroniscono persino di piccoli animali domestici, come di un gatto, sornione e vigile sulla porta di casa, mentre più in là, un delicato «Topo con spiga di avena» è intento a sgranocchiare chicchi di questo cereale., L'artista ci proietta, così, in un mondo fiabesco e visionario, in una realtà vicina al sogno, nel quale trova spazio anche il pensiero fantastico, l'enigma surrealista e la tragicità dell'incubo, espressa dal Realismo Magico e dal Ritorno all'Ordine tra le due guerre., Nell'algido «Ritratto di signora», del '29, il richiamo alla tradizione sembra portare l'artista al perfezionamento dello stile iperrealista, caratterizzato da un rigore del disegno e da una fredda oggettività descrittiva, vicina alla Nuova oggettività tedesca., GI.GUI.
Richard Müller: «Disegni e incisioni»; Brescia , Galleria dell'Incisione(via Bezzecca, 4); fino al 7 giugno

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