ECONOMIA

Covid spinge la cassa integrazione e alleggerisce la busta paga

Buste paga più leggere a causa della cassa integrazione

Mancano 8,7 miliardi di euro, al netto dell’Irpef nazionale e delle addizionali regionali e comunali nelle tasche dei dipendenti nell’anno 2020 che, a causa del Covid-19, sono stati in cassa integrazione.

Il conto è stato effettuato dal Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della UIL elaborando dati Inps. Il primato della maggior perdita delle retribuzioni nette, va alla Lombardia con il 25,5% del totale nazionale (2,2 miliardi di euro), seguita dal Veneto (964 milioni di euro),’Emilia Romagna (840 milioni di euro) Piemonte (745 milioni) .

A fronte di circa 4,3 miliardi di ore di cassa integrazione autorizzate nell’anno 2020, numeri mai raggiunti in precedenza, i 7 milioni di beneficiari hanno perso, mediamente, 1.243 euro netti pro-capite annui.

In provincia di Brescia a dicembre 2020 l'Inps ha autorizzato in totale quasi 190 milioni di ore, scese a 132 milioni a gennaio di quest’anno, con un decremento del 34,1%. A pesare sul territorio provinciale è soprattutto la Cassa straordinaria, che da sola vola oltre 4 milioni di ore sui 5,8 totali: di queste, 3,43 milioni di ore sono state autorizzate per gli operai e 653 mila per gli impiegati. 

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