Portafoglio a prova di Covid: altro primato

Una corsa senza sosta e più forte di qualsiasi emergenza., La ricchezza finanziaria lorda delle famiglie (consumatrici e produttrici) bresciane sale ancora e passa da 203,468 miliardi di euro del 2019 fino alla nuova quota record di 210,588 miliardi di euro alla fine dello scorso esercizio: questo significa un incremento del 3,5% su base annua, in linea con la media lombarda e di circa mezzo punto superiore al dato che riassume l’andamento in ambito nazionale., A fronte di un’elevata incertezza sull’evoluzione della pandemia da Covid-19 e sui tempi della ripresa - riflettono gli esperti -, le famiglie hanno mostrato cautela nei loro investimenti, privilegiando attività finanziarie liquide., Nel 2020 i depositi sono cresciuti del 25% in più della media dei cinque anni precedenti., Sono state acquistate anche polizze assicurative e quote di fondi comuni, che hanno favorito la diversificazione del rischio di portafoglio, per importi significativamente superiori a quelli dei dodici mesi precedenti., Nell’ambito del risparmio gestito è aumentata la quota dei fondi comuni conformi alla normativa sui piani individuali di risparmio a lungo termine (Pir), detenuti per il 90% dalle famiglie., Sono proseguiti i disinvestimenti netti da azioni e obbligazioni.

Alla fine dell’anno la quota della ricchezza finanziaria lorda detenuta in depositi e circolante era poco al di sotto del 34%, oltre un punto in più nel confronto con dicembre 2019; quella in prodotti di risparmio gestito finanziario ed assicurativo è aumentata in modo più consistente, passando dal 34,5% al 37,6%, quella in azioni e obbligazioni si è ridotta dal 26,4% al 23,6 per cento., L’andamento della ricchezza finanziaria è stato assai eterogeneo tra le famiglie a livello territoriale., Oltre un terzo dei nuclei - come emerge dall’elaborazione dei dati - ha subito un calo della «dotazione lorda» negli ultimi dodici mesi., L’incidenza è più alta tra quelli la cui persona di riferimento è occupata nei settori maggiormente colpiti dall’emergenza legata al Coronavirus (ristorazione, turismo, commercio al dettaglio)., Questi nuclei hanno dovuto attingere ai propri risparmi, o contrarre debiti per far fronte alla riduzione del proprio reddito.•., R.Ec., © RIPRODUZIONE RISERVATA

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