Vendemmia,
Brescia «fa i conti»
con il meteo

Si avvicina il via alla vendemmia, iniziando dalla Franciacorta

La vendemmia bresciana 2018 fa i conti con le incognite climatiche: piogge abbondanti, spesso violente da giugno a pochi giorni fa e continui sbalzi di temperatura caratterizzano un’annata completamente diversa dalla precedente. «La tropicalizzazione del clima che si sta verificando in questi ultimi anni nelle nostre zone complica molto la viticoltura - spiega l’agronomo SATA Marco Tonni -. In estate dovremmo avere un clima caldo e secco, non piovoso e umido».

LA PRODUZIONE, però, si presenta particolarmente generosa in termini quantitativi: aspetto provvidenziale dopo il pesante ammanco registrato nel 2017 per le gelate di aprile e la siccità estrema. Ma il principale incubo rimane la grandine: nella settimana tra il 16 e il 22 luglio la Franciacorta è stata colpita due volte e il vicepresidente del Consorzio, Silvano Brescianini, non nasconde la preoccupazione. «Non siamo ancora in possesso di un dato complessivo, ma nella fascia di Provezze, Camignone, Passirano i danni sono stati particolarmente significativi - anticipa -. Difficile quantificare al momento: solo da Barone Pizzini, l’azienda che dirigo, comunque, in un vigneto di 14 ettari situato in quell’area abbiamo registrato perdite al 70-80% per un danno stimato tra gli 80 e i 100 mila euro. Fortunatamente l’area danneggiata è relativamente circoscritta, ma certo la situazione resta complessa: l’anno scorso dopo la gelata di aprile abbiamo avuto un’estate calda e siccitosa, quest’anno di acqua ne è arrivata anche troppa. Abbiamo bisogno di sole e caldo». Con maturazioni non particolarmente anticipate, l’inizio delle operazioni vendemmiali è previsto nella settimana successiva a Ferragosto. «Se smette di grandinare sarà una buona annata: le prospettive sono particolarmente positive, l’uva è sana e abbondante, ma l’importante è riuscire a portarla a casa. Tutto dipende da cosa succederà nelle prossime settimane», spiega Brescianini. In Lugana, a due mesi dalla vendemmia, il quadro d’insieme si presenta positivo ma con la prospettiva di un nuovo boom in termini di volumi, portato dall’incremento costante della superficie vitata: ben 420 i nuovi ettari messi a dimora nel 2016, cui si aggiungono i 121 del 2017 per un totale potenziale di 2217 ettari. «La produzione è effettivamente prevista in crescita considerata l’entrata in attività di un discreto numero di nuovi impianti - conferma il direttore del Consorzio, Carlo Veronese -. Per questo dalla campagna vitivinicola 2018-2019 abbiamo previsto il controllo della resa in campo di tutti i vigneti del 2° anno. Per il resto l'uva si presenta abbastanza sana, con alcuni casi di peronospora circoscritti a alcuni appezzamenti. La produzione per ettaro si assesterà sui massimi del disciplinare». In Valtènesi la stagione è iniziata bene: germogliamento tardivo, buon caldo primaverile, successiva instabilità climatica con alcuni leggeri ritardi nella maturazione delle uve che rimangono comunque nella norma, quantità abbondanti. «I primi grappoli dovrebbero cadere entro la prima decade di settembre - precisa il direttore del Consorzio, Carlo Alberto Panont -. Ci sono tutte le carte in regola perché quest’anno il territorio possa esprimere al meglio la propria vocazione». Aspettative positive pure a Botticino. «Finora il tempo ci è stato favorevole - dice il presidente del Consorzio, Claudio Franzoni -. Pioggia di notte, caldo di giorno, ritardo iniziale recuperato, niente siccità, la grandine ci ha risparmiato, i carichi sono notevoli: ci sono tutte le condizioni per una vendemmia interessante». Annata sicuramente abbondante anche a Capriano del Colle, ma, avverte il vicepresidente del Consorzo Davide Lazzari, «è ancora lunga. L’area è in un quadro di maturazione medio-tardiva: la qualità la farà sicuramente il clima di agosto e settembre». Per il momento tutto sotto controllo, piante particolarmente cariche e prospettive ok anche in Valcamonica, dove la raccolta inizierà a fine agosto per le basi spumante, per procedere tra settembre e ottobre con bianchi e rossi: dopo le piogge delle scorse settimane, le aspettative sono per un finale di stagione all’insegna di condizioni meteo calde e favorevoli.

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