ITALIA DECLASSATA

Il monito di Moody’s: la politica non c'entra

Moody’s, indifferente all’eventualità di turbare la campagna elettorale italiana, ha appena abbassato, almeno come possibilità prospettica, la qualità del nostro credito sovrano., Nonostante sviluppo economico e finanza pubblica migliori del previsto nel 2021 e a inizio 2022, per l’agenzia internazionale di rating «il rischio del profilo creditizio dell’Italia è cresciuto recentemente per l’impatto economico dell’invasione russa dell’Ucraina e di aspetti di politica interna italiana, entrambi gli eventi portatori di implicazioni negative»., Da Roma il ministero dell’Economia e finanze critica Moody’s negando fondamento al possibile peggioramento dell’affidabilità italiana in quanto quest’ultima dovrebbe già incorporarne il rischio, tanto più che le prospettive economiche peggiorano per tutti., Il Mef, poi, visto che le elezioni anticipate sono tutto meno che un’anomalia democratica in Europa, ritiene assurda l’accusa all’Italia di instabilità politica., Moody’s dunque sbaglia?, Forse, ma qualche ragione ce l’ha se in più pone tra le criticità in arrivo la questione energetica., Qui la preoccupazione di Moody’s è alta, anche maggiore del suo timore per il «potenziale crollo della disciplina fiscale» nell’Italia postelettorale., L’implicito del ragionamento di Moody’s è che l’Italia è industrialmente interconnessa alla Germania (primo Paese di riferimento nella lista del Sole / 24 Ore delle prime 200 aziende italiane per export), a partire dal Nord industrializzato., Conseguentemente, va presa molto sul serio l’attenzione posta dall’agenzia sul pericolo che le difficoltà nell’offerta di energia potrebbero abbattere le prospettive di crescita economica prima oltralpe e poi nella Penisola.

Ed è inevitabile che la criticità energetica poi interagisca negativamente sul nostro profilo creditizio., Qui è la logica geopolitica del conflitto tra potenze a dominare, com’è inevitabile, l’economia che vi paga un pesante pegno; e analogo discorso ora vale per la crisi di Taiwan, data la dipendenza dell’industria tedesca da strategici componenti ivi prodotti., Il motore economico tedesco, su cui in sostanza si basa quello europeo, ha due elementi base: l’import di materie prime a costo basso, o quantomeno fisso e prevedibile, dalla sua «miniera di vicinato», la Russia nonché da una sua forte proiezione economico/commerciale sull’Asia., Un meccanismo ora in affanno., Pertanto, l’allarme di Moody’s ci prende perché, partendo dalle sue perplessità sul debito sovrano dell’Italia, annuncia un difficile autunno che dalla Germania potrebbe riverberarsi ovunque., La cosa peggiore è leggere l’intervento di Moody’s (e qualche avvisaglia già c’è) come fosse la volontà di interferire con la vicenda politico/elettorale italiana., Meglio invece vedervi l’annuncio di un possibile autunno pesante dal lato energetico, quindi economico., Illudersi che ciò lasci indifferente il rischio relativo al nostro debito sovrano è troppo., Moody’s ce lo ricorda.

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