GERMANIA INDECISA

Incubo russo se l'Europa si divide

Il cancelliere temporeggiatore Olaf Scholz e la sua «non decisione» sull’invio dei carri armati richiesti da Kiev non aiutano la strategia compatta dell’Europa e dell’Occidente per fermare la guerra dei dieci mesi., Non aiutano neanche in senso pratico: l’aggressione di Mosca continua e la minaccia russa di un «disastro globale» imputato all’appoggio occidentale a Kiev s’alza di tono sull’onda dell’incertezza altrui, cioè tedesca., Si dirà che la prudenza di Berlino sui Leopard è proprio per impedire che la terza guerra mondiale, come la chiama Papa Francesco senza giri di parole, non degeneri oltre la frontiera dell’Ucraina e al di là della linea rossa delle armi nucleari evocate da Putin per terrorizzare il mondo., Ma, se il tergiversare è frutto della Realpolitik, ossia di realismo, tale non-scelta finisce per alimentare il sospetto degli alleati., Ovvero che la Germania di nuovo anteponga il proprio interesse nazionale e geopolitico a quello comune dell’Ue e del Paese aggredito che vuole difendersi., E la memoria corre subito al Nord Stream (gas dalla Russia all’Europa passando dalla Germania) che, grazie ai rapporti del mondo politico e imprenditoriale tedesco con quello russo, stava addirittura per raddoppiarsi (nel poi bloccato Nord Sream 2)., Con l’effetto di una sudditanza energetico-economica dell’Ue da Mosca sotto gli occhi e il portafoglio di tutti.

«L’indecisione sta uccidendo sempre più persone», accusa Zelensky., Il cancelliere tedesco nel mirino ribatte che il sostegno all’Ucraina non cambia., Ma una cosa è dire, altra è fare, specie in un conflitto dagli scenari sempre più preoccupanti., Più il tempo passa e gli orrori s’intensificano, più diventa complicato trovare un modo e un mediatore (ci provano tutti) per aprire uno spiraglio almeno di cessate il fuoco., Ma se già unita l’Europa combina poco, figurarsi divisa., E divisa a causa di Berlino, che pure avrebbe qualcosa da farsi perdonare per le sue relazioni con Mosca trasformate in boomerang per l’Ue., «L’atteggiamento della Germania è inaccettabile», attacca anche il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki., Tra l’altro è in controtendenza con quello delle altre nazioni occidentali, Italia compresa, pronte non a rinviare, ma a inviare quel che l’Ucraina sollecita per resistere all’offensiva di Putin e del Generale Inverno.

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