LA LOTTA AL VIRUS

L’Europa e la sfida sulla profilassi

Ancora grande è la confusione dell’Europa sotto il cielo della pandemia., Gli errori e l’indecisionismo che le autorità di Bruxelles hanno dimostrato nell’ora più buia, ossia quando bisognava acquisire i vaccini e trattare a muso duro con le multinazionali, sono sotto gli occhi di tutti., E i fatti avvalorano le critiche: la vicina Gran Bretagna e il lontano Israele stanno uscendo dall’incubo, mentre noi siamo nel bel mezzo del guado., Dunque, arrabbiarsi è sacrosanto., Ma deprimersi, no., Nonostante le lentezze, la pressione sugli ospedali, le sperimentazioni per riaprire tutto quanto prima, la luce in fondo al tunnel comincia a illuminare l’Italia.

Malgrado il triste bollettino di nuovi contagi e decessi, il piano della vaccinazione di massa non è più una chimera., Lo Stato ha ripreso il suo ruolo-guida e il coordinamento con le Regioni migliora: governo e governatori hanno capito che è tempo di leale collaborazione., E poi più di 8 milioni di dosi sono state somministrate e 2 milioni e mezzo di italiani hanno completato il ciclo., Sono poche cose, ancora, ma tutte buone., La marcia è lenta, però la direzione è corretta., E il paragone coi più bravi inglesi e israeliani non può che stimolare a fare meglio e subito.

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