PARLA BANKITALIA

Tassi e BCE: Visco chiede prudenza

Non condivido coloro che affermano che è meglio rischiare di stringere troppo le maglie della politica monetaria, anziché farlo troppo poco., Il Governatore della Banca d’Italia ha valuto lanciare un segnale molto netto ai suoi colleghi della Bce , riferendosi ai così detti «Paesi frugali» che insistono per attuare in tempi rapidi una politica monetaria restrittiva in modo da dare un colpo deciso all’inflazione., E questo anche a rischio di provocare una caduta della produzione e dell’occupazione, cioè una recessione, anche profonda., Ignazio Visco, intervenendo a un seminario Ambrosetti, ha voluto svolgere una relazione impegnativa, basata su un imponente apparato analitico, per dire sostanzialmente due cose: la Bce deve calibrare bene le prossime mosse di politica monetaria, agendo con gradualità e senza dare comunicazioni che spaventano ancora di più i mercati; l’Italia deve continuare a tenere in ordine i conti dello Stato e stimolare al massimo gli investimenti sia pubblici che privati., In sostanza, per Visco la situazione mondiale è ancora dominata dall’incertezza, ma le autorità monetarie da un lato e i governi dall’altro hanno la possibilità di cercare di ridurre i rischi internazionali agendo con prudenza e mantenendo per i debiti pubblici una tendenza a una graduale riduzione., Circa la politica monetaria, il Governatore Ignazio Visco è stato molto dettagliato, quasi didascalico., E ha spiegato la situazione ad alcuni nostri politici che hanno attaccato le decisioni della Bce, fino a dire che la banca centrale è troppo autonoma, che il ritorno a un maggiore equilibrio della politica monetaria (dopo anni di denaro facile) era ormai nella natura delle cose., L'esplosione dell'inflazione dovuta ai costi dell'energia, ma ora propagatasi a tutto il sistema, consiglia di riportare i tassi d'interesse in territorio positivo e contemporaneamente ridurre la liquidità in circolazione, vendendo una parte dei titoli di Stato che la Bce ha acquistato negli anni passati., I tassi sono quindi saliti al 2,5% e certamente saliranno ancora, anche se Visco non ha detto di quanto, perché dipenderà da come evolveranno i parametri economici nelle prossime settimane.

L'importante è non alimentare le aspettative inflazionistiche e scoraggiare una rincorsa dei salari ai prezzi troppo accentuata, che non farebbe altro che aggravare gli squilibri, e quindi richiederebbe una politica monetaria ancora più restrittiva.Per il momento, ha notato Visco, la situazione presenta qualche elemento positivo pur rimanendo ampia la gamma delle incertezze sia geopolitiche che economiche legate le prime alla Russia e le seconde alla Cina., In Italia in particolare, la politica di bilancio impostata dal governo Meloni ha consentito di abbassare lo spread con i titoli tedeschi fino a circa 180 punti base, di mantenere i titoli decennali del Tesoro su rendimenti al di sotto del 4%, di consolidare quindi la fiducia degli investitori., Quindi noi possiamo gestire l'aumento dei tassi senza troppe preoccupazioni, naturalmente facendo le scelte giuste.I dati sull'occupazione sono ancora buoni e per il momento non si verificano eccessive tensioni sul fronte dei salari anche grazie agli aiuti elargiti dai governi soprattutto ai ceti più deboli.Noi dobbiamo concentrare la nostra attenzione su due questioni fondamentali: stimolare gli investimenti e far crescere la dimensione delle nostre imprese, che sono ancora troppo piccole., Visco calcola che se le nostre imprese avessero le dimensioni medie di quelle tedesche la nostra produttività sarebbe più alta del 20%, superiore a quella della stessa Germania.Le azioni politiche per raggiungere questi due obiettivi sono numerose., Per gli investimenti pubblici occorre mettere le varie amministrazioni in grado di fare i progetti e eseguire i lavori finanziati da Bruxelles con il Pnrr e con i fondi ordinari di coesione, mentre per gli investimenti privati ci sono tante riforme da fare, a cominciare dal mercato del lavoro, alla formazione del personale, per arrivare allo snellimento delle procedure., Si sta poi discutendo a Bruxelles come sostenere le imprese europee a seguito della decisione Usa di concedere alle imprese generosi finanziamenti per fare investimenti green e per stabilirsi oltreoceano., Per il nostro Paese il rilancio della politica industriale di cui tanto si parla dovrebbe essere rivolto in particolare ad aiutare le imprese a crescere di dimensione non solo attraverso finanziamenti, ma anche eliminando gli ostacoli normativi che sconsigliano agli imprenditori il raggiungimento di dimensioni maggiori., La situazione è ancora delicata, ma l'Italia può farcela., E Visco ha voluto lanciare un segnale di speranza.

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