Manerba e la riserva senza guide e regole

La Leonessa

Sulla carta sembra sempre tutto perfetto nel Paese della fuffa., Si istituisce una Riserva naturale, si lavora a un Piano di gestione, si crea anche un Comitato tecnico scientifico che dovrebbe monitorare l’ambiente, valorizzare le specificità e dare la linea impedendo danni., In primo luogo al patrimonio ambientale., Peccato che spesso, e di certo in questo caso, tutta questa produzione di contenitori programmatici e organi di controllo non serva a niente; perché niente di tutto questo funziona., O meglio perché si fa tutto il possibile per non farlo funzionare.

Così succede che in un angolo particolarmente prezioso della Riserva naturale della Rocca di Manerba l’ente gestore che non gestisce lasci tagliare canneti e potare e spianare alberi attorno a una palude, e lo lasci fare mentre uccelli, anfibi e insetti si stanno riproducendo., Avrebbe magari dovuto chiedere un parere al Comitato tecnico scientifico; che però non viene rinnovato/convocato da anni., E avrebbe dovuto consultare il Piano di gestione, che però è stato messo prudentemente in chissà quale cassetto prima delle ultime elezioni., Un film già visto mille volte: il meccanismo è formalmente perfetto, ma nessuno si ricorda mai di accenderlo al momento giusto., Chissà perché?

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