leonessa

Solo ticket digitali su treni da far west

Per acquistare il ticket della corsa basta un battito di ciglia., La forza del pensiero, anzi della tecnologia., Ma che senso ha se quel viaggio nessuno vorrebbe mai farlo?, Già perché la rivoluzione digitale di Trenord semplifica l’acquisto di un biglietto per entrare nell’inferno quotidiano dei pendolari., L’alta tecnologia che rottamerà le biglietterie tradizionali e la carta stride con i convogli simili per velocità e comfort alle tradotte militari.

Forse i viaggiatori sfiancati da ritardi, disservizi vari, servizi igienici inutilizzabili, carrozze lerce e materiale rotabile degno del Far West, preferirebbero fare la coda per comprare il «solito» biglietto in cambio di un treno puntuale e dignitoso., Ma sembrerebbe che l’immagine conti più della sostanza., Anche nei trasporti riempirsi la bocca di sostenibilità e transizione digitale fa chic e aiuta i chi bada al marketing., Dietro a concetti come la «cosa cosante» o la «supercazzola» si dipana un’economia sommersa di tecnici, studiosi e società specializzate, mentre l’utenza forse (senza il forse) preferirebbe veder ammodernati i convogli e garantiti gli orari di partenze e arrivi., Invece i pendolari si rassegnino: per il momento ticket digitali e disservizi ancora assicurati.

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