«Magnar Ben» supera i confini e punta sul gusto dell'Alpe Adria

Gianpietro Comolli e Maurizio Potocnik brindano a «Magnar Ben» andre

Nove regioni, quattro nazioni, un territorio che dal Nord-Est italiano arriva alla Mitteleuropa inglobando la terra delle «bollicine» made in Bs: questa la grande area enogastronomica «fotografata» dalla XVII edizione della guida «Magnar Ben».,
UN VOLUME che, dietro la denominazione un po' «casereccia», nasconde una ricerca trasversale e certosina sul gusto del comprensorio dell'Alpe Adria, sorta di crocevia di sapori nel quale si incrociano le tradizioni dei Balcani e della Pannonia, della Repubblica di Venezia e dell'Impero Asburgico., Un mondo intrigante, variegato, complesso, che lambisce in parte anche il Bresciano, come spiega Giampietro Comolli, collaboratore della singolare iniziativa editoriale ideata dal gastronomo, Maurizio Potocnik, e «vecchia conoscenza» del panorama enoico locale., «Quella del Nord-Est italiano-balcanico è una realtà arcana che ruota attorno a oltre 1500 anni di storia - racconta Comolli -.

Abbiamo scelto di puntare pure sulla Franciacorta, che conosco in modo molto approfondito grazie ai miei trascorsi di direttore del Consorzio di tutela di Erbusco, perché il comprensorio è stato possedimento della Repubblica di Venezia che, per oltre mille anni, è stata centrale nei destini di quella zona di influenza mitteleuropea e mediterranea che è l'Alpe Adria: un'influenza culturale esercitata con i primi grandi libri sull'alimentare, il commercio di vini, l'introduzione di sapori orientali nella cucina asburgica».
CIÒ CHE ESCE da questa impostazione di base è un mosaico di suggestioni quantomeno singolare: dal suolo italico arriva in Austria, Slovenia e Croazia con un itinerario che comprende ben 360 indirizzi tra ristoranti, locande, trattorie e osterie, cui si aggiungono ben 250 grandi etichette delle più prestigiose zone vitivinicole e una piccola selezione di imperdibili prodotti tipici dell'area presa in esame., Le segnalazioni di «Magnar Ben» non prevedono voti o classifiche, ma solo premi a tema o a simbolo., Le insegne franciacortine (con qualche licenza) ritenute meritevoli di entrare in guida sono 11: Dispensa Pani e Vini di Adro, L'Artigliere di Brescia, Villa Calini a Coccaglio, Due Colombe a Corte Franca, Miramonti L'Altro a Concesio, La Colombara a Corte Franca, Albereta ad Erbusco, Piè del Dos a Gussago, Due Roccoli ad Iseo, Hostaria Uva Rara a Monticelli e Antico Mulino a Rovato., Menzionate anche diverse cantine: tra queste Ricci Curbastro per il miglior Franciacorta in assoluto, Guido Berlucchi, con un premio alla carriera assegnato al patron Franco Ziliani, e Barone Pizzini per il miglior rosè., I riconoscimenti verranno consegnati il prossimo 20 maggio a Mira (Venezia) in occasione della seconda edizione degli «Awards dell'Alpe Adria 2013», che prevede la consegna di dodici medaglie nella sezione migliori cucine e altrettante nella categoria riservata ai vini.
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