VALLIO TERME

Muore a 13 anni
sotto gli occhi degli amici

Alessio Quaini

Tutti i giorni realizzava una specie di piccolo miracolo, superando il problema col quale conviveva fin dalla nascita e scendendo da Vallio a Villanuova per raggiungere la scuola e seguire le lezioni della terza media., Come ricorda la sua insegnante di Lettere, Antonella Venturi, portava in regalo ogni giorno ai coetanei e agli insegnanti il suo bel sorriso e i suoi capelli a spazzola; e anche la sua forza., Fino a ieri, quando un attacco cardiaco se l'è portato via lasciando due comunità senza parole, ammutolite dal dolore.
Alessio Quaini aveva solo 13 anni: poco più di un abbozzo di vita alle spalle e una grande fatica con la quale fare i conti., Viveva con la mamma Erika Mabellini a Cereto di Vallio da poco, dopo la permanenza a Caschino, altra contrada valliese; un po' troppo lontano, per un ragazzino della sua età, dal padre Paolo, che lavora a Gavardo e che si è spostato nel fondovalle dopo la separazione dalla moglie.
Sopportava una grande fatica, dicevamo, ma «che non gli impediva di essere un bambino solare - aggiunge la docente -, sempre sorridente e socievole, ben inserito nella classe., Compatibilmente con i problemi di salute, cercava di partecipare a tutte le iniziative che la scuola attivava».
Il suo problema?, Era nato con una malformazione cardiaca congenita: da qualche anno doveva convivere con un defibrillatore ed era in attesa del trapianto del cuore., Nato da un parto gemellare, all'età di due anni aveva perso il fratello Simone proprio a causa di un problema di cuore condiviso che in un caso si è manifestato drammaticamente presto, e che nel secondo è invece esploso come una bomba a orologeria., Anche con lui la vita non è stata generosa: era anche finito in gravi condizioni nell'Ospedale dei Bambini di Bergamo ed era riuscito a riprendersi.

La vera soluzione era quella di un cuore nuovo, ma ora il trapianto resterà forse solo nel ricordo dei genitori nell'elenco delle occasioni perse.
Alessio se n'è andato in modo atroce: erano circa le 10 di ieri, e i 21 ragazzi della terza «B» (due mancavano all'appello perchè erano partiti ieri per Roma con l'oratorio di Soprazocco) erano seduti nella sala consiliare del municipio di Villanuova, nella quale stava per iniziare l'incontro «Malabrixia!» col giornalista Marcello Zane., A un certo punto un compagno di classe ha allarmato la professoressa Venturi: «Profe, Alessio sta male».
A quel punto ha iniziato a dipanarsi una trama tragica., L'intervento immediato del «118»; il ragazzo che sembra riprendersi e viene trasportato prima a Gavardo in ambulanza e poi all'ospedale di Bergamo in elicottero; e infine, nel pomeriggio, la notizia rimbalzata per tutta Vallio a partire dai nonni Rosaria e Alvaro: «Alessio non ce l'ha fatta».
«È stato tutto così strano - commenta triste e commossa la sua «profe» -; così irreale., Si ha la sensazione che Alessio ora non ci sia, ma che tornerà».
«È un evento terribile che lascerà un grande peso sulla comunità - aggiunge il sindaco Pietro Neboli -., Una tragedia che costringe a riflettere»., Senza parole il parroco don Angelo Pizzato, il quale riesce solo ad annunciare che il funerale del ragazzino si terrà lunedì alle 15 nella chiesa parrocchiale dedicata ai santi Pietro e Paolo.
Per manifestare il lutto e sottolineare la vicinanza alla famiglia a Villanuova hanno deciso di sospendere gli altri incontri del Festival della legalità: «L'abbiamo ritenuto doveroso - spiega il sindaco Ermanno Cominciolii - e questa mattina (oggi per i lettori) Giuseppe Maiolo, psicoanalista, entrerà nella terza B per dare un aiuto ai compagni di Alessio che hanno assistito in diretta al dramma nell'aula consiliare., Dobbiamo far loro comprendere che la vita è così, riserva anche sorprese non sempre positive».
«Ora - è il commento conclusivo di Laura Marchiori, vicepreside della scuola di Alessio - dobbiamo avere come priorità la vicinanza agli altri ragazzi; ai suoi compagni ma anche agli altri 70 delle altre terze medie, anche loro presenti al momento del dramma».,
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