IN SALA

La Juno dei mari del Nord riesce solo a far sorridere

Ninjababy Yngvild Sve Flikke, 2022

È in sala in questi giorni l’ultima commedia che promette di prendere a schiaffi luoghi comuni e certezze, di farvi vedere il lato scomodo di quelle che avete sempre considerato delle statuarie verità. Buone le intenzioni, ben orchestrata la campagna di lancio, peccato solo che «Ninjababy», della norvegese Yngvild Sve Flikke, sia prima di tutto un film mediocre.

Una 22enne alle prese con una maternità non voluta

Non funzionano e non fanno presa la scazzate avventure di questa Juno dei salmoni e dei fiordi, versione ancora più insopportabile del personaggio reso celebre - era il 2007 - da Ellen Page (oggi Elliot); la ventiduenne Rakel, alle prese con la classica maternità non voluta, immersa nel suo piccolo mondo fatto di sogni a fumetti, amori nerd e cirenei pronti a portarle la croce, ha poco di scomodo e di sicuro niente di anticonformista.

Se l’obiettivo (di per sé lodevole) era quello di spiegare che non tutte le donne si sentono madri e che avere un figlio può anche non significare avere una famiglia, serviva ben altro rigore. Tra battutine e macchiette, diventa difficile credere al dolore, alle lacrime, alla complessità delle emozioni e dei sentimenti. Lu.Ca.

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